Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

sabato 15 dicembre 2012

Parte terminale dell'apparato uro-genitale maschile

-conversazione realmente avvenuta a Febbraio di quest'anno-
 
Non ricordavo dove avevo parcheggiato. Ho girato più di mezz’ora in preda al panico convinta che mi avessero fottuto la Volks (non è un auto è la mia Volks!). E’ che quando giri ore per cercare un buco libero, alla fine smetti di guardare le strade ed i riferimenti, ti concentri sulle auto ferme sperando di cogliere un segnale tipo freccia che ti faccia capire che finalmente hai trovato posto e ti concentri anche su tutte le persone che camminano con qualcosa nelle mani, sperando sia il mazzo di chiavi con cui prenderanno la loro macchina liberando il posto per te... Insomma, alla fine posteggi e corri perché sei in ritardo, dando per scontato che tanto poi riesci a fare la strada inversa... Si col piffero!
Finalmente trovo la traversa della traversa della traversa dove avevo lasciato la mia sorellina (sempre la Volks) e inizio a cercare le chiavi... Niente! Non erano in borsa, non erano nelle tasche del cappotto, non erano nei jeans, oddio vuoi vedere che le ho lasciate vicino al gabbiotto dello sportello dell’INPS dove ho fatto 4 dico 4 ore di fila inutilmente perché non ho concluso un cavolo???? Non è possibile... maledizione ‘dove cazzo ho messo le chiavi????’
Un ragazzo, mai visto prima, mi dice (cito testualmente):
“non è elegante sentire la parola cazzo in bocca ad una donna” 
‘preferiresti ci fosse direttamente il soggetto della disputa nella bocca?’
“vedo che non hai peli sulla lingua”
‘no, di solito li sputo perché mi danno fastidio’
“sono senza parole”
‘non mi sembra’
“non potresti usare delle perifrasi per esprimere lo stesso concetto?”
‘immagino che sinonimi tipo minchia o pene non vadano bene...
scusa, se non trovi le chiavi della macchina ed hai una fretta bestiale urli ma 'dove cazzo le ho messe' o "ma dove parte terminale dell'apparato urogenitale maschile le ho lasciate" ?’
“sei scurrile”
‘ma va a cagare, no, scusa, vai a stimolare quella parte del tuo apparato digerente che trasforma in scorie quanto da te ingerito il giorno precedente e poi lo elimina’
“e dire che con quel visetto pulito sembravi una brava ragazza”
‘lskjghòo***rwnvwjgoòu**kshd**ç§@#udfshwue8’
(usate la fantasia perché davvero non posso trascrivere ciò che ho risposto, tra l’altro urlando che mi avranno sentito quantomeno fino a Napoli)
 
P.S. Adesso sapete perché ho scelto come nick mandorla amara... (vedere box in alto a sx sotto la foto della mia mano)
P.S. (2) Le chiavi erano dentro la macchina, regolarmente infilate nel cilindretto e la macchina era, ovviamente, aperta...
Sono esaurita, mi sa che ho bisogno di riposo

7 commenti:

  1. Vediamo se ho capito bene, la morale è "Diffidare dei visetti puliti con nick amari senza peli sulla lingua alla guida di una Volks ?" Aggiungo, se me lo permetti, che se hai lasciato l'auto aperta con le chiavi inserite per quattro ore e la hai ritrovata nel posto dove la avevi lasciata, il tuo visetto pulito deve combinarsi a un lato B degno di nota ...

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    1. Modestamente ho un lato B che non può passare inosservato, non foss'altro per le dimensioni
      Un ragazzo una volta mi disse (e non voleva farmi un complimento) che avevo un 'culo mappamondiano'...
      In ogni caso le deduzioni relative al fatto che la macchina è rimasta dove era fondamentalmente sono due: o a Catania c'è un sacco di gente onesta e non è vero quel che si dice in giro, oppure i catanesi non pensano che possa esserci in giro una tale deficiente che lascia l'auto aperta con le chiavi dentro e quindi nessuno ha buttato l'occhio notando le stesse appese al cilindretto, della serie "pronta per partire, portatevela pure" e quindi si torna in effetti alla tua teoria: c'ho un culo quanto una casa!
      :D
      Ognuno c'ha i pregi che c'ha, che te devo di'!!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Non sono venuta meno al mio proposito di non cancellare mai nessun commento; avevo solo sbagliato ad incanalarlo e l'ho rimesso, copiandolo paro paro, al posto giusto, cioè come risposta al commento di Sympathy, se no sembrava un povero ramingo in cerca di riferimento

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  3. Terza ipotesi…
    Il tizio in realtà era lì per fregarti l’auto.
    Si chiamava Arsenio LuPPin ed era il cugino catanese del famoso ladro gentiluomo francese che, notoriamente, aborre i modi scurrili.
    Hai perso un’occasione!
    Il problema è che quando capitano queste cose uno già è imbestialito di suo, ma c’era da prenderlo sul serio e farsi consigliare le espressioni più adatte. Magari fargliele provare, prendere appunti, fare domande, farsene consigliare alcune varianti.
    Secondo me si poteva persino convincerlo ad organizzare dei corsi di bon ton.
    Insomma da riderci poi per un anno….
    Ciao Mandorla Mara, ci risentiamo per gli auguri di buon anno :)

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    1. Hahaha Salvo, mi sa che hai ragione ho perso un'occasione!
      Ti abbraccio forte

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  4. Ciao Mauri, spero tu non abbia problemi irrisolvibili e che quindi possa tornare a gironzolare dalle mie e dalle altrui parti...
    Il cartone cui fai riferimento l''ho visto più e più volte apprezzandolo sempre perché è davvero geniale
    A volte vorrei essere diversa, magari migliore, ma poi torno a fare gli stessi errori... Temo non cambierò mai, almeno in alcuni aspetti della mia personalità... Anzi, quello che ho vissuto negli ultimi anni accanto alla mia mamma e soprattutto gli ultimi mesi mi hanno peggiorata per certi versi...
    Buone cose e a presto, spero

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