Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

giovedì 6 dicembre 2012

Tatoo

I miei tatuaggi sono sulla superficie della mia pelle ma vengono dal profondo della mia anima... mi rappresentano in tutto... niente è stato fatto a caso, forma colore dimensione posto dove sono collocati, ogni singolo disegno e l'interazione di tutti e quattro ha dietro una motivazione legata alla mia vita, talmente connessa da non potersi scindere da essa... quindi posso dire che erano con me ancora prima di essere su di me e con me resteranno e diventeranno polvere... (minchia che frasona!)
Ho 4 tatuaggi.
Il primo –in ordine di tempo- è una tartaruga tribale. Si trova sul retro della spalla sinistra e rappresenta la sottoscritta. Sin da piccola ero affascinata dalle tartarughe, perchè si portano dietro la casa; a differenza di lumache e paguri che possono sopravvivere senza la loro protezione e che, anzi, la cambiano man mano che crescono per cercarne una più grande e confortevole, lasciata libera da qualcun altro, le tartarughe formano un tutt’uno con il loro guscio; se questo si rompe, loro muoiono. Per me quindi questo animale rappresenta il mio attaccamento alla famiglia ed alla casa dove ho vissuto per quasi 40 anni, con i miei genitori, mio fratello, gli zii e la nonna (eravamo 7 una piccola folla!). Adesso una parte di quella casa è mia, perché mamma, nonostante stesse già molto male per via della chemio, ha voluto dividerla, sopportando muratori, polvere e rumore, pur di dare a me la possibilità –oggi- di avere il mio guscio di noce, con cui fare tutt’uno.
Il secondo tatuaggio è un sole, ricco di sfumature, con i raggi lunghi e mossi; si trova fra l’ovaio ed il fianco destro, perché in questa zona si genera la vita e rappresenta la mia mamma. Il sole è fondamentale per la vita sulla Terra, è un’immagine positiva di forza ed energia, mette di buon umore, ma non ti permette di avvicinarti o di stare con lui troppo a lungo: rischi di bruciarti e se lo fissi dopo poco hai difficoltà a mettere a fuoco le cose. Ma è il centro attorno al quale l’intero sistema (solare, appunto) ruota. La mia dolcissima mamma era così, fragile e forte, presente e schiva. Fondamentale nella vita di tutti noi. Senza di lei siamo sbandati ed infreddoliti e la casa è maledettamente vuota e silenziosa.
Il terzo tatuaggio è una mezza luna tribale sulla caviglia destra. Rappresenta mio papà. La luna, a torto ritenuta minore, è in realtà indispensabile per la vita sulla Terra tanto quanto il sole, facendo quasi da contraltare. Esattamente come i mie genitori. Io somiglio molto a mio papà, per questo i due tatoo che ci rappresentano sono entrambi tribali. Proprio come la luna, che mostra alla Terra sempre la stessa faccia, nascondendo il suo lato oscuro, papà tiene per sé molti dei suoi pensieri; sondarli è impossibile, conoscerlo veramente un’utopia. Si trova nella caviglia perché quella è una zona estremamente importante per la nostra quotidianità; piedi e caviglie reggono il nostro corpo, eppure non le prendiamo tanto in considerazione, fino a quando succede qualcosa ed allora ci accorgiamo di quanto siano basilari. Una slogatura alla caviglia ti immobilizza. Io ho rotto la destra 3 volte, di cui l’ultima contemporaneamente alla sinistra, rimanendo bloccata a letto per più di un mese e impiegando quasi un anno per la completa riabilitazione motoria. Mio padre è sempre stato un pilastro per me, standomi accanto silenziosamente senza che io facessi caso a lui, ma saltando in prima linea tutte le volte che è stato necessario farlo. Qualunque cazzata abbia fatto, lui c’è sempre stato, rimandando il rimprovero a dopo: intanto agiva e mi aiutava a risolvere il problema. Ecco perché il tatuaggio che lo rappresenta è messo lì, in quello che è il mio punto debole.
Infine il quarto tatoo è una lucertolina, semplicissima, quasi una linea continua, all’interno del mio avambraccio sinistro; sembra muoversi verso di me, nella direzione del mio cuore. Rappresenta mio fratello. È  un rettile, come la tartaruga. Sta a sinistra, come la tartaruga. Ha la testa rivolta verso di me perché negli ultimi anni si è allontanato, ma io spero ritorni. È sul braccio perché io e lui dobbiamo sostenerci a vicenda. Le lucertole sono deliziose, apparentemente ruvide, in realtà se hai la fortuna di riuscire a toccarne una ti accorgi che sono morbidissime, come le pesche. Ma è difficilissimo prenderle, fuggono a nascondersi in qualche anfratto anche sacrificando la loro coda se, per caso, riesci a prenderla. Amano stare al sole ma da sole, se c’è rumore o confusione si rintanano sparendo in crepe irraggiungibili. Mio fratello è così: sembra burbero, in realtà è dolcissimo ed è una delle persone più sensibili e delicate che abbia mai conosciuto. Timido, di una semplicità minimalista, va all’essenziale scrollandosi di dosso il superfluo, infatti il suo tatuaggio è stilizzato e senza nessuna ombreggiatura.
Ecco, adesso avete un altro pezzetto del puzzle chiamato Maria. A chi ha voglia di vedere cosa ne viene fuori dico di guardare tutto, foto, profilo, post perché niente è messo o scritto a caso, ma tutto è sentito, pensato, ponderato eppure spontaneo, vero...
Grazie per aver letto fin qui.

Aggiornamento:
in arrivo il quinto tatuaggio, so già cosa ma non riesco a decidere dove; sarà l’impronta del cane (il perché mi sembra ovvio, in omaggio alle mie bimbe pelose) ed avevo inizialmente pensato dietro l’orecchio destro, ma con i capelli non si vedrebbe tanto... appena decido vado a farlo, ma siccome non ho nessuna fretta, arriverà il momento giusto quando vuole lui, così come è stato per gli altri

6 commenti:

  1. I miei invece mi piacevano e basta. Uno l'ho visto e preso, per uno ho indicato il soggetto e ho fatto sbizzarrire il tatuatore, uno l'ho voluto nei dettagli. Ma sono senza un significato particolare e immotivati, come buona parte delle migliori cose che mi sono capitate.

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    1. : )
      Beh anche questo è un modo di scegliere
      In fondo ha una logica!

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  2. Brava Maria!
    Questo è un bel tributo a ciò che per te, più di tutto il resto, conta davvero : la tribù e la famiglia.
    Due totem dell’umanità.
    Ciao Mandorla :)

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    1. Si, esatto!
      È proprio quello che intendevo: un modo per portarmi addosso ciò che più conta per me
      Ti abbraccio Salvo e grazie per la bella mail che mi hai mandato

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  3. No ho nè tatoo nè piercing e non credo ne farò mai, non mi piacciono e non ho intenzione di farmi bucherellare da nessuno :-) però, nel tuo caso, hanno un forte significato, e forse questo è un motivo per farlo: segnare un'appartenenza. Ma forse amo troppo il mio essere un "cane sciolto", quindi anche questo motivo cade e non lo farò :-)

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    1. infatti io li ho fatti perché era un modo per mettere fuori cose che avevo dentro..
      il piercing al naso invece l'ho fatto perché lo trovo molto carino in una ragazza; ho visto donne indiane sensualissime con piercing bellissimi piuttosto evidenti.. il mio è piccolino, uno strass che a volte nemmeno si nota, mi piace così..

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