Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

sabato 8 agosto 2015

Troppe menti ristrette, il male non tanto oscuro, anzi direi piuttosto chiaro, della società non solo odierna




Premessa:
ho passato due settimane di m...a e sono ancora in mezzo a casini burocratici e rogne varie, per risolvere un problema causato dall'ingenuità di mio padre (e dal mio non esserci stata con la testa dopo la morte di mamma), venuto a galla dopo il furto della Panda di papà, avvenuto la settimana scorsa. Ovviamente siccome quando arriva un guaio subito il cosmo si coalizza per romperti ancora meglio la scatole, pochi giorni dopo il furto la Valks si guasta: in pratica siamo rimasti a piedi tutti e due. Sorvolo sui problemi a lavoro che aumentano esponenzialmente al passare delle settimane, per cui siamo di nuovo con sindacato ed avvocati a discutere, sorvolo sulla ricaduta di Nera che mi ha tenuto in ansia per diversi giorni, perché l'emergenza è rientrata e sorvolo sugli sbandamenti di papà, perché a 91 anni e mezzo, come ama precisare lui, sono normali e mi limito ad aggiungere che ho una faringite mostruosa, sono senza voce, ho la febbre e sto sudando come mai nella mia vita; per non farmi mancare nulla ho pure la tosse col catarro e mal di testa.
Ecco questo il quadro della situazione quando, per cercare di distrarmi, gironzolando su internet becco il seguente articolo:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/troppe-donne-male-oscuro-scuola-1099547.html

Non conoscendo la signora in questione ho digitato 'Ida Magli' e da Wikipedia vi copio e incollo paro paro quanto segue:

"Diplomata in pianoforte nel Conservatorio di Santa Cecilia, si è laureata in Filosofia con una specializzazione in psicologia medica sperimentale all’Università "La Sapienza" di Roma con una tesi sperimentale sul linguaggio radiofonico, diventando poi docente per alcuni anni di Psicologia sociale all’Università di Siena e infine di Antropologia culturale alla Sapienza da cui ha dato le dimissioni nel 1988. Ida Magli è stata la prima ad adoperare il metodo antropologico per analizzare la società europea e in particolare quella italiana, dall’antichità al medioevo fino a quella attuale, con gli stessi strumenti adoperati dall’antropologia per le società “primitive”."
Seguono una sfilza di altre informazioni che potete benissimo, se interessati, andarvi a leggere da soli, più una sequenza di libri, articoli, saggi scritti dalla suddetta e vari interventi qua e là sparsi per televisioni varie.

Ok.
Bene.
Stiamo calmi.
Ora, sicuramente siccome sto male e sono stanca e nervosa per lo stress di questo periodo, non ho capito il suo articolo e l'ho interpretato nel modo sbagliato. È così vero? Ditemi che é così, che ho capito male, proprio male, malissimo.
Cazzo!!!!
Allora andiamo punto per punto.
Il fatto che la maggioranza del personale di ruolo nelle scuole sia femminile dipende da molti fattori, nessuno a mio avviso legato a quanto sostiene la signora sulla presunta superiorità del maschio nell'insegnamento (calma Maria, stai calma, respira.. Ah già hai il naso otturato dal raffreddore e va be' respira mentalmente); quello che mi sfugge è il nesso logico fra questa maggioranza numerica ed il fatto che automaticamente significhi che i maschi non possano trasmettere nessun sapere ai figli. Mi scusi ex prof ed esimia filosofa, unica eccezione in un panorama femminile pieno di donnette sceme incapaci di insegnare e forse anche di capire, ma il sapere si trasmette eventualmente solo a scuola? I papà non sono forse tali a tempo pieno e quindi possono insegnare tantissime cose ai figli a casa durante il tempo libero? Ops! Riflettendo, ho capito, ha ragione Lei: l'insegnamento é una delle professioni che lascia più tempo libero a chi la esercita, quindi visto che queste donne stupide insegnano, hanno i pomeriggi liberi e persino due mesi di ferie per stare con i figli, mentre invece i maschi devono per forza di cose fare altri lavori più pesanti che li costringono a stare lontano da casa e dai pargoli tutto il giorno e quindi alla sera, stanchi, non hanno più energie per insegnare e trasmettere tutto il loro sapere ai bimbi, mentre invece le mamme dopo aver lavorato fuori casa, lavorato dentro casa, sbrogliato un miliardo di faccende domestiche alla sera non sono stanche e cucinano pure e sorridono pure, che donne inutili! Ok, ma riguardo a questo primo passaggio dell' articolo mi sfugge un'ultima cosa: il successivo collegamento all'interesse scemato per il futuro della Nazione. (Chissà perché leggendo questo passaggio ho pensato a Mussolini, bah! Sarà la febbre)

Andiamo adesso ad un'altra perla di saggezza partorita dalla mente di questa signora (io almeno ho la scusa di avere la febbre se dico idiozie e poi sono donna quindi che pretendete?):

"Una (...) riflessione sull'allontanamento quasi totale dei maschi dall'educazione e dal sapere dei figli permetterebbe di capire che fa parte di quello stesso allontanamento testimoniato dall'omosessualità maschile, dal coito sterile, della quasi assoluta incapacità creativa della società italiana di oggi. In un certo senso testimonia la ribellione dei maschi al predominio e all'obbedienza verso le donne imposto loro dalla nascita fino alla fine della scuola secondaria superiore."

La parentesi con i puntini non è opera mia, se leggete l'articolo è così anche sul Giornale. Sorvolo quindi sulla sintassi. Ma per il resto alzo bandiera bianca, non ci provo nemmeno ad analizzare questo passaggio, davvero non posso farcela, qualcuno mi aiuti per favore. Ma che cacchio vuol dire? Il coito sterile sarebbe immagino un retaggio cattolico sul fatto che si scopa solo per procreare, quindi chi (come gli omosessuali ed un sacco di altra gente fra cui la sottoscritta) lo fa senza mettere al mondo pargoletti urlanti commette peccato mortale perché spreca il prezioso seme. Vorrei tranquillizzarla Signora, io non lo spreco, pur non facendo figli (che avete capito? Ci faccio impacchi per la pelle! Ma cosa andate a pensare pure voi, però!). Ma cosa c'entra con la mancanza di creatività? E poi, scusi, ma in quale pianeta vive? Dov'é questo predominio delle donne sugli uomini?
Per la signora in questione evidentemente la spiegazione è la seguente:

"Dall'età neonatale a tutta la prima infanzia i bambini vengono lasciati nei nidi e negli asili per la maggior parte del giorno dove il personale che li assiste è tutto femminile ed esercita un'assoluta autorità. Per tutto il ciclo scolastico poi il predominio del personale insegnante femminile impedisce ai maschi il contatto con una personalità maschile con la quale identificarsi, nella quale credere; ma soprattutto impedisce lo sviluppo del tipo di pensiero maschile, rivolto alla profondità e all'analisi in modo molto diverso da quello femminile. Infine c'è l'aspetto più grave di una scuola affidata quasi del tutto alle donne: gli allievi, maschi o femmine che siano, non possono apprezzare, stimare, credere nel «sapere»."

Menomale che si è dimessa dalla cattedra universitaria, se no dopo questo articolo c'era il concreto rischio che qualcuno, magari maschio e intelligente, le fracassasse la lavagna sulla capoccia, maledizione!

"Tutto quello che le donne insegnano non è stato né creato né scoperto da loro. Socrate era maschio, Omero era maschio, Virgilio era maschio, Galileo era maschio, Leonardo era maschio, Mozart era maschio, Einstein era maschio..."

Forse erano tutti maschi perché in passato le donne erano relegate al ruolo di compagne silenziose e casalinghe, incapaci di pensare, tenute lontane dagli studi di qualsiasi cosa che non fosse cucito ed economia domestica non perché realmente fossero stupide, ma al contrario perché già allora gli uomini avevano capito che le donne erano molto intelligenti! La possibilità di accedere all'istruzione è stata negata per secoli alle donne ed in molte parti del pianeta lo è ancora ed infatti proprio quelle parti sono considerate arretrate culturalmente, incivili, arcaiche, di solito sottoposte a dittature maschili spesso a carattere religioso. Ma guarda un po'!

"Non si può insegnare bene nulla di ciò che non si è in grado di «pensare», di «creare». (Spero che le donne capiscano lo spirito con il quale faccio questa affermazione e non se ne offendano)."

Offesa? Io? Giammai! Sono incazzata nera, quale offesa! Ma sono donna quindi stupida! La laurea me l'hanno regalata gli uomini per pietà (a proposito ho avuto tutti insegnanti maschi tranne che per una materia, complementare). Inoltre sto pensando ad una tizia che mi pare sia stata su in orbita a fare esperimenti scientifici di portata mondiale, una che parla non so quante lingue, con non so quante lauree, una che sa guidare un astronave, una certa Samantha, ma forse è il delirio legato alla febbre, figurati una donna che fa le cose degli uomini meglio degli uomini, italiana per giunta, ma va là va...

"Si afferma di solito - e le statistiche lo provano - che le studentesse sono più brave degli studenti. Non ci potrebbe essere una dimostrazione migliore che viene fornito un insegnamento più adatto alle menti femminili che a quelle maschili in quanto è diverso il modo con il quale i maschi guardano ai problemi, li «penetrano» (termine significativo con il quale abbiamo sempre qualificato l'intelligenza)."

Dottoressa Lei ha problemi seri con il sesso, vada da uno psicologo, ma uno bravo però, anche perché vista la Sua veneranda età dubito che possa risolvere con la pratica, quindi magari parlarne con qualcuno aiuta.

Andiamo avanti (lo so che sto scrivendo un'enciclopedia come al solito, ma stavolta non è colpa mia, è lei che ha scritto una sequela incredibilmente lunga di stronzate):

"La novità sarebbe invece quella di proiettare cicli di lezioni televisive preparate da una società ad hoc con i maggiori specialisti del mondo nelle singole discipline. Non ci sarebbero più le logore ripetizioni di insegnanti che per trenta o quarant'anni parlano sempre delle stesse cose, ma i più grandi storici, i più grandi matematici, i più grandi architetti, i più grandi musicisti d'Italia e del mondo esporrebbero con la semplicità e la chiarezza che contraddistinguono coloro che sono assolutamente padroni di ciò che dicono, i diversi cicli di lezioni, di cui la Società di edizione curerebbe la traduzione nella lingua italiana per quanto riguarda gli specialisti stranieri. Questo permetterebbe di accompagnare con le immagini adatte ogni argomento e non ci sarebbe studente che non ricordi, anche senza studiarlo, ciò che ha visto: che si tratti di un castello sulla Loira o di un carme di Catullo."

Quindi cerchiamo di ragionare: oggi i ragazzi stanno praticamente sempre con lo sguardo incollato sui loro smartphone, a casa hanno le consolle di videogiochi, passano ore su internet fra facebook, twitter e social vari, hanno davvero bisogno di guardare un monitor anche a scuola?
E poi, esimia, ma secondo Lei l'insegnamento è soltanto questo? Uno snocciolamento di nozioni? Senza nessuna empatia con gli alunni, senza interazione, senza rispondere alle loro domande che spesso sono più intelligenti delle risposte date? Qui non si tratta di offendere le donne, signora, ma il corpo insegnanti in toto e pure gli alunni a dire il vero. Certo, per carità, non tutti i docenti sono degni di fare questo lavoro, così come non tutti gli alunni sono effettivamente dei discepoli meritevoli, ma parlando in generale insegnare a scuola è uno dei mestieri più belli al mondo, è e dovrebbe essere considerato un privilegio...

L'articolo si conclude con questo capolavoro di periodo:
"La scuola sarebbe così, finalmente, ricca di figure maschili, non soltanto nelle lezioni televisive, ma anche nelle aule perché dove il sapere è «sapere», vivo e profondo, i maschi non mancano mai."

Io davvero non ho parole per esprimere lo sdegno che questo articolo ha suscitato in me, il che mi rendo conto suona strano dopo i chilometri di parole che ho scritto in questo post, ma credetemi ho la nausea, in senso figurato e quindi non legata alla febbre. Lascio perciò che al posto mio parli il seguente elenco, scritto man mano che la mia mente mette a fuoco volti e nomi, quindi in ordine casuale.

Ipazia di Alessandria (d'Egitto)
Matematica, assassinata in modo barbaro da un gruppo di "uomini" cristiani con idee non troppo dissimili da quelle rappresentate nell'articolo della Signora Ida Magli

Rita Levi-Montalcini
Neurologa, Premio Nobel

Margherita Hack
Astrofisica, Premio Nobel

Nilde Iotti
Ex partigiana, laureata in Lettere, INSEGNANTE, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, nonché prima donna nella storia d'Italia a ricoprire una delle cinque più alte cariche dello Stato.

Tina Anselmi
(anche lei) Ex partigiana, laureata in Lettere, INSEGNANTE, sindacalista, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica.

MENZIONE D'ONORE, visto l'argomento trattato, va poi a
Maria Montessori
Pedagogista, filosofa, medico (una delle prime donne a laurearsi in medicina, 1896), scienziata, educatrice e volontaria italiana, nota per il metodo che prende il suo nome, usato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo

Non continuo, anche se potrei. Se vi va, nei commenti aggiungete nomi voi. Io sono stanca, arrabbiata ed avvilita.
Vi saluto
Maria, figlia, nipote e cognata di tre fantastiche donne insegnanti.

15 commenti:

  1. Allora, intanto diciamo che un effetto positivo prodotto dall'articolo è che tu abbia ricominciato a scrivere sul blog. Quindi, non tutti i sali vengono per cuocere e aggiungerei come bonus che volare è potare. Queste mie sono ovviamente parole in libertà che si uniscono in un cumulo di stronzate, cosa che mi pare assolutamente in linea con l'articolo di cui stiamo parlando. Certo che anche tu, per svagarti sul web andarti a leggere Il Giornale, te le vai proprio a cercare. E poi dai, l'articolo è di Febbraio, il periodo della grande nevicata. Ci sono stati effetti devastanti sulla psiche di molti, figurati che c'è stata gente stesa ignuda nella neve in quel periodo.
    Non conosco la signora in questione, è solo un nome orecchiato, ma nonostante le sue molteplici lauree non sono d'accordo praticamente con niente. I miei discriminanti, nell'insegnamento come in molti altri campi, sono capacità, competenza e motivazione. Maschile o femminile mi interessano poco. Ho avuto insegnanti di incommensurabile stronzaggine sia uomini che donne, così come tra uomini e donne ho avuto ottime persone che mi hanno lasciato molto. E il piacere della lettura è un dono di mia madre. Mentre i castelli sulla Loira, incredibile ma vero, mi ha portato a vederli mio padre. Ma forse, è colpa mia che non so "penetrare" i problemi. Adoro la scelta di certe parole, giuro.

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    1. Diavoletto mio adoratifffffimo, io NON leggo Il Giornale, infatti il post è nato dall'impossibilità di rispondere direttamente sotto l'articolo della signora, perché per farlo mi sarei dovuta registrare al sito del suddetto. Onde per cui mi sono ricordata che avevo un coso chiamato blog ed eccoti il risultato. Solo che non so come comunicarlo alla signora, hai suggerimenti? Sono incappata in questo articolo gironzolando e sono rimasta folgorata dal titolo; ho cliccato pensando fosse ironico... Ecco... Ora puoi capire come ci sono rimasta leggendolo. Giuro che l'ho letto tre volte perché continuavo a pensare che mi fosse sfuggita non so quale frase che mi avrebbe portato ad una diversa interoretazione. Poi ho persino pensato che magari per ignoranza mia, non ero a conoscenza di qaulche nozione o teoria scientifica che mi consetisse di capire il significato recondito dell'articolo. Alla fine mi sono arresa: quello che avevo capito era effettivamente ciò che era stato scritto. Come se non bastasse mi sono anche trovata fra le mails quella relativa ad un post di Galatea (donna, professoressa di liceo e scrittrice, quindi pensa come giravano a lei le ovaie) che rispondeva anche lei alla simpatica nonnina... A quel punto potevo esismermi proprio io? Mai! per quanto riguarda la correlazione fra il termine penetrare e l'altro di intelligenza, l'unica cosa che mi viene in mente è di trapanare il cervello della signora per vedere che c'è dentro e dare un contributo alla scienza, ma visto che sono donna lascio il compito a qualche medico maschio, così la signora è contenta e non potrà contestare la diagnosi. Ti abbraccio forte ma forte che più forte non si può

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    2. P.S. Ho VOLUTAMENTE disseminato il commento di risposta al tuo di piccoli errori, nella speranza che tu li individui e darti così il premio (questa l'abbiamo capita solo io e te ovviamente) 😁

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    3. Sarà mia cura setacciare il commento lettera per lettera, e sappi che non avrò nessuna pietà e nulla ti sarà risparmiato ;-)

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  2. No vabbè Maria...cioè ma la signora gioca con le parole, di fatto cosa dice? Assolutamente il nulla, a mio parere. Davvero la febbre ti ha spinta a risponderle, a me verrebbero le convulsioni, pensando al tempo che sprecherei. No, davvero...non riesco ad avere un'opinione che escluda insulti o altro, per me non vale la pena parlare del nulla. ..cioè...davvero...se dovessi dire la mia, dovrei ragionare su qualcosa di logico. La signora vive nel suo iperuranio e sarei felice rimanesse lì.
    Mi spiace tantissimo per i guai (parliamo di cose concrete, vere, autentiche) che stai passando, per solidarietà mi sono fatta venire il mal di gola anche io! Ti abbraccio forte

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    1. Ciao Dani, in parte hai ragione e capisco il tuo dire che è tempo sprecato rispondere ad una che sragiona. Ma non so se hai visto i commenti sotto l'articolo... Una donna di cultura discretamente famosa che parla in questo modo è a mio avviso pericolosa. Abbiamo lottato tanto per ottenere dei diritti, che spesso sono tali sulla carta ma non nella pratuca quotidiana, ma almeno è un passo avanti e poi arriva questa e ci fa tornare indietro all'Ottocento... Se rimanesse come dici tu nel suo iperuranio, non mi scomoderei a risponderle, ma vive in mezzo a noi ed influenza le menti di una buona percentuale di ignoranti misogini. Poi, per carità, magari la febbre ha fatto il resto hehehe. So che mi vuoi bene ma non era il caso di farti venire il mal di gola per solidarietà, amica mia. Ti abbraccio e ti riempio di bacioni, tanto ormai il contagio è avvenuto ahahaha

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    2. Sai che sono un'allarmista, ma in questo caso non credo no. La signora scrive concetti complicati (forse perché non mi appartengono) in modo complicato. Arrivare agli ignoranti sarà difficile :D Cmq magari se cerchi su internet, potresti trovare la sua mail e risponderle direttamente.
      Io, tramite il tuo blog, le dico addio (non ci penso proprio a leggere pure i commenti).
      Tanti baci a te!

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    3. "non credo no" suona bene ...uahauahauahau

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    4. Sei proprio una donna saggia tu, tutto il mio opposto!!! Come fai a volermi bene? Ahahah

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    5. Tranquilla io l'ho letto in automatico come se avessi messo la virgola dopo non credo, quindi va benissimo :)

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  3. Prima di tutto........EVVIVAAAAAA.....di nuovo uno scritto Mandorlato anche se amaro !!! La classica domanda del come stai non la pongo....significherebbe che esulto per lo scritto, ma che non leggo :) anche se.....potrei farlo per dimostrare alla tizia soggetto del TUO post che ci sono uomini dementi.....(pensa che arzigocolato concetto, pur di dimostrare il contrario della sua razzista teoria....perchè lo E'...razzista)
    Quello che questa volta non mi riesce è un commento di quelli che ci uniscono, ovvero.....chilometrico.
    Sarà la stanchezza mentale che mi accompagna da un po di tempo....sarà che son stufo di determinati personaggi e dei loro concetti....sarà che ancor di più m'indignano i commenti compiacenti che a volte leggo (non questa volta)....sarà che avevi assolutamente ragione (e chi dubitava?) sui pericoli per la salute mentale nel frequentare il faccialibro e quindi demenze concettuali e stanchezze derivanti aumentano proporzionalmente.......che questa volta scelgo un consiglio da lasciare alla tizia scolasticoghettizzante:
    Si faccia una bella FALLOPLASTICA !!! Potrà così finalmente soddisfare desiderio edipico mai superato ed entrare di diritto nella schiera di quegli illuminati eroici maschietti, invocando una sua personale ruspa per abbattere l'italico corpo docente femminile.
    P.S. Mandorla.....guarda che se ci son premi in palio, divento competitivo e i......diavolacci li faccio passa' io!!
    Ahahahahah Buona Vita a tutti.

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    1. Ehm.... La risposta al tuo commento è sotto... Niente sono fusa

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  4. Com'è che m'era sfuggito il tuo commento? Santo cielo perdo visibilmente colpi! Va bne se ti rispondo a quasi un anno di distanza? Dai tanto nel mezzo ci siamo sentiti diverse volte per telefono ��. Devo trovare il modo di inserire una notifica che mi avvisi quanco qualcuno lascia un commento e sarebbe anche carino se capissi come fare per creare un pulsante iscriviti di modo che se scrivo un post chi mi segue lo sa.... Ma è inutile che mi sforzo, non capirò mai... Sono donna... Apoena trovo un uomo col sapere tecnologico mi faccio aiutare, anzi lo faccio fare direttamente a lui, tanto se non posso capire perché stancarmi in prima persona?. Ciao amico mio, ci si becca su whatsapp

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  5. Gentile Mandorla Amara,

    Ho provato a leggere quell'articolo e poi ho capito chi sia il direttore de il giornale. E' quello che sembra un bergamasco ignorante che ama dedicarsi al turpiloquio. Presumo scelga i suoi collaboratori in modo che siano simili a se stesso, e credo che ci riesca bene.

    Non si adiri, lasci parlare l'ignoranza e l'arteriosclerosi di quelle persone e volti pagina.

    Un caro saluto dalla Svizzera

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  6. Ciao, non riesco a commentare con il mio account, non capisco perché. Ma non volevo lasciarti senza una risposta. Onestamente oggi non perderei il tempo a commentare un articolo di quel tipo, anzi aggiungo che sicuramente non lo leggerei nemmeno. Oggi faccio una scrematura più intensa e profonda di ciò che scovo in giro sul web e certi ‘giornali’ non li considero più. Grazie per aver letto i miei sproloqui deliranti e per essersi preso la briga di commentare. Un abbraccio da Catania
    Mandorla

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