Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

domenica 7 luglio 2013

News dal fronte (aggiornamento al post precedente)

Questo è un vecchio post pubblicato a fine Marzo 2012 per raccontare come era andata a finire la storia del mio declassamento, riportata nel post precedente dal titolo Il lavoro nobilita l'uomo ecc...
Come vi ho già detto a Gennaio di quest’anno mi hanno trasferita nella filiale di un paesino dove il lavoro è decisamente ridotto in quantità e qualità, anche se ufficialmente ho mantenuto stipendio, mansioni e contratto.
La collega che avrebbe dovuto sostituirmi è diventata un mio superiore ed ha provato in tutti i modi a farmi dimettere, usando anche la morte della mia mamma per cercare di farmi esplodere e farmi commettere un gesto che avrebbe dato loro la scusa per licenziarmi (l’ho verbalmente mandata a quel paese ma, nonostante il fortissimo impulso e la rabbia, sono miracolosamente riuscita a non appiccicarla al muro); dopodiché ha cercato di snervarmi con controlli continui e telefonate a ripetizione (un venerdì mi ha chiamata sei volte in tre ore per sapere a che punto erano le telefonate che mi aveva dato da fare.. perché adesso faccio la centralinista outbound o, perlomeno, questo è quello che hanno provato a farmi fare... ma dopo due settimane ho deciso che visto che di scritto non c’è nulla, se non faccio ciò che mi viene chiesto oralmente e che non rientra nei miei compiti non possono farmi nulla: ripeto come un disco rotto ‘fatemi un ordine di servizio scritto’ e siccome questo ordine non arriva io continuo a non fare ciò che loro chiedono)
A voi....

La collega, senza alcuna fatica, ha chiesto ed ottenuto dal Grande Capo di rimanere dov’è; di conseguenza anche io potrò restare al mio posto.
Almeno così pare, perché di scritto non ho ricevuto nulla, e nemmeno di ‘orale’ ... lo so per ‘sentito dire’ ...
Non è fantastico? Nell’epoca delle mails e delle video chiamate noi comunichiamo ancora col passaparola tipo ‘cuttigghiu’ (termine siculo per indicare il cortile, non nel senso di aia, ma di chiacchiericcio gossipparo).
Ergo la situazione reale la saprò solo lunedì, quando mi presenterò a lavoro.
La cosa triste e folle contemporaneamente di tutta la faccenda è che nessuna delle due decisioni –spostarmi o lasciare tutto com’è- è stata presa ponderando pro e contro nell’interesse dell’azienda. La collega resta dov’è non perché non è la persona adatta a sostituirmi, ma perché lei non vuole farlo. E poco importa, in questo frangente, che lei non voglia perché consapevole di non avere le competenze per svolgere i compiti che il mio ruolo richiede. Le mie proteste nulla hanno potuto, le motivazioni addotte a sostegno di quelle proteste sono cadute nel vuoto, la sua unica richiesta ha funzionato.
Due estati fa, dopo l’ennesimo periodo di malattia dovuto al freddo ‘insaccato’ durante gli inverni precedenti, presentai un certificato redatto dal mio medico, in cui lo stesso richiedeva uno spostamento urgente della sottoscritta in un ambiente più confortevole, onde evitare il peggioramento delle condizioni di salute della paziente. Diedi personalmente il certificato al Grande Capo. Poco dopo dovetti tornare nel suo ufficio per lasciargli delle carte da visionare; lui era uscito, perciò entrai solo per depositare sulla scrivania le suddette carte e vidi il mio certificato ‘appallottolato’ dentro il cestino della carta straccia; lo raccolsi e me lo misi in tasca.
Ce l’ho ancora ...
Purtroppo il 90% delle cose che succedono là dentro io non posso dimostrarle e, di conseguenza, è come se non succedessero.
I miei reumatismi al sangue però posso dimostrarli, ed anche se non credo di poter dimostrare che la causa del loro riacutizzarsi è dovuta al posto dove sono costretta a stare, va da sé che di sicuro non mi fa bene starci ...
Adesso in ogni caso arriva la bella stagione, quindi avrò sauna e bagno turco gratuiti e mi lamento pure! C’è gente che li paga a suon di abbonamenti nel centro estetico di grido ed io, invece, vengo addirittura pagata per stare là ...
Ah! (sospiro)
 
N. B.
Pregasi notare che questo post è corto, fatemi i complimenti, grazie, ché mi è costato fatica assai
:D

5 commenti:

  1. Un punto cruciale della faccenda è quello che tu definisci triste e folle. Decisioni che vengono prese in base a tutto tranne che a reali esigenze e interessi aziendali. Questo dice qualcosa sul management di molte aziende italiane e sul perché da tutte le parti ci stanno prendendo a schiaffoni in competitività. Certo che la tua collega ora tua superiore è veramente pessima, diamine.

    Dimenticavo, ma che bel post sintetico :-D

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    1. Ciao Diavoletto Mio,
      sono certa che in tutta Italia ed anche nella mia terra ci siano aziende dirette e gestite da gente capace su molti fronti... Non è il caso del posto dove lavoro io, come di molti altri posti, hai ragione; sai cosa mi spaventa? che fra gli italiani si è ormai diffuso l'atteggiamento alla berlusconi: non sono io che sbaglio ma gli altri che non capiscono nulla o che ce l'hanno con me... Il non saper riconoscere i propri errore è forse l'errore più devastante e pericoloso, perché è quello da cui mai ti rialzerai
      Sulla mia collega stendo un velo pietoso, purtroppo solo virtuale

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  2. Ma lo è, lo è... posso garantire!!!
    E' solo che la ragazza è modesta :)
    10 e lode su tutti i fronti! Sono dei caproni quelli che non la apprezzano.

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  3. @illusione: con il mio trasferimento alcune cose sono migliorate, poche, altre sono peggiorate... ma la delusione più grossa è lo stallo del sindacato... speravo che almeno loro avrebbero potuto aiutarmi...
    Riguardo al mi aspetto, sono molto carina, ho pregi e difetti come tutti, ma nel complesso avere un viso grazioso e dei begli occhi aiuta molto :-) Non dar retta a Salvo, mente sapendo di mentire hahaha

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  4. @salvatore: ti uccido, prima o poi ti uccido hahahaa

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