Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

domenica 28 luglio 2013

Gira la ruota, ma non cambia granché

Post pubblicato il 13 Giugno 2012 nel vecchio blog
Purtroppo l'entusiasmo durò poco; per carità è sempre un bastardo in meno e che bastardo poi.... Ma le cose vanno molto male
Al momento non mi va di aggiungere altro, sono troppo avvilita.

Lo hanno mandato via. Finalmente lo hanno tolto da lì.
In questi giorni in officina si sta bene. In giro solo volti sorridenti e distesi.
E' possibile che un solo uomo potesse fare questo effetto a tutti? Si.
Un solo essere ignobile era riuscito ad ammorbare l'aria al punto da renderla irrespirabile.
Da quando è arrivata la notizia è stato come se il velo grigio opaco, quella coltre pesante che ci schiacciava tutti contro il pavimento, si fosse dissolta in un istante.
Finalmente possiamo guardare con ottimismo quel posto che ci accoglie tutti i giorni per consentirci di portare a casa la pagnotta per noi e per le nostre famiglie.
Non mi illudo che d'ora in poi tutto sarà facile e meraviglioso perché le teste di chi è rimasto, compresa la mia, non sono cambiate (soprattutto non è cambiata quella al vertice) e perché siamo pur sempre in cassa integrazione; ma, almeno, abbiamo riacquistato la nostra dignità di lavoratori.
L'uomo che per 4 anni mi ha umiliata in tutti i modi possibili, colui che ha inutilmente cercato di convincermi della normalità dei suoi comportamenti, quello che diceva "qui la legge sono io, io comando e tu obbedisci" quando gli obiettavo l'illegittimità dei suoi provvedimenti, la persona che ha provato a declassarmi minacciando di sostituirmi con una collega se non adeguavo il mio abbigliamento ai suoi desideri, dicendomi, in piena riunione con tutti i miei colleghi maschi presenti, "devi vestirti come se lavorassi in un night club", il bastardo che all'inizio della malattia di mamma mi rifiutava i permessi dicendomi "fattene una ragione si nasce e si muore, questa è la vita" e che poi ha dovuto soccombere dinanzi alla Legge 104, l'uomo che mi ha costretta a rivolgermi ad un avvocato per difendermi da una ridicola quanto pretestuosa contestazione disciplinare, colui che ha fatto e detto cose che non posso riportare perché non ho prove a dimostrazione della verità delle mie affermazioni, insomma il mio incubo è stato sostituito da un nuovo Direttore Commerciale.
Ed io, guardando lo specchio stamattina, ho sorpreso i miei occhi a sorridermi.

5 commenti:

  1. ciao Rebby, ricordo questo post e neanche a farlo apposta compaio qui mentre concludi citando uno specchio..forza del pensiero?;)))un abbarccio bellezza è tanto che non lo facevo..perdona:((

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    1. Ciao Specchietto bello,
      come stai? Spero le cose ti vadano bene..
      Io sono sempre qui, come vedi, quindi quando ti va passa pure tranquillamente, senza chieder perdono ; -) perché non ce n'è bisogno

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  2. L'esperienza della liberazione da un "capo" insopportabile l'ho avuta anche io, quindi capisco bene il tuo sorriso di quel momento e la impagabile sensazione di liberazione che devi avere provato. E' incredibile la capacità di certe persone, una volte arrivate a un minimo di "potere", di creare situazioni soffocanti come quella che hai descritto. Purtroppo pare che la madre dei bastardi copuli freneticamente e sia fertilissima, perché si riproducono come conigli.

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    1. Concordo, la madre dei bastardi è perennemente gravida e deve anche essere parente della madre degli imbecilli, forse sono cugine di primo grado
      : -)
      E mi sembra che entrambe abbiano stazionato a lungo dalle mie parti, perché giuro che non ho mai visto una percentuale di idioti e pezzi di m...a -e non sempre trattasi di persone differenti- così alta come nell'azienda dove lavoro..
      Mi sono spessa chiesta come abbia fatto a sopravvivere a tanta incompetenza e stupidità; le risposte sono molteplici, chissà magari ne faccio un post
      Un bacio Diavoletto Mio

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    2. precisazione: 'come abbia fatto a sopravvivere' non io ma l'azienda

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