Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog

Del perché c'è il bollino rosso all'ingresso del mio blog.

Voglio sentirmi libera di parlare di qualunque cosa gironzoli per la mia testolina con il linguaggio che riterrò più appropriato all'argomento o anche solo al mio stato d'animo del momento; e voglio che anche chi commenta i miei post possa fare altrettanto; ma non voglio urtare la sensibilità di nessuno. I contenuti forti di un blog non sono necessariamente legati al mondo del sesso: si può parlare in termini crudi anche di politica, religione o dei litigi col vicinato.
Io parlo e scrivo esattamente come vivo: pane al pane e vino al vino, chiamando le cose col loro nome, perché non ho mai avuto paura delle parole. Quindi amici e nemici, passanti di una volta e masochisti fissi, qui si scriverà di tutto, ergo chi vuole resti, chi non vuole vada.
Tutti i commenti sono benaccetti, anche le critiche, purché fatti con intelligenza (per chi la possiede) e con rispetto (che invece pretendo da tutti). Non ho messo la moderazione ai commenti e non cancellerò niente di quanto scriverete, ma ognuno si assuma la responsabilità di ciò che lascia ai posteri e sappia che corre il rischio che io gli risponda.
Rispetto le persone che si sentono offese da alcuni tipi di linguaggio o di argomenti: per loro ho messo le avvertenze sui contenuti del mio blog, ma è un'arma a doppio taglio, perchè chi continua a leggere poi non venga a farmi la morale! Al di lá di qualche imprecazione che non è necessario comunicare alla sottoscritta, non si curi di me ma guardi e passi...
Per sapere chi è lo smanettone con polluzioni notturne che ha reso necessario questo chiarimento andate a leggere il 'Post nudo e crudo' del 18 Settembre 2012

martedì 12 marzo 2013

Savannah

Vecchio post

Febbraio 2012
Stati Uniti. Savannah, una bambina di soli 9 anni ha mangiato di nascosto della cioccolata e poi ha detto una bugia... una bugia che qualunque bambino avrebbe detto davanti alla domanda diretta di un adulto arrabbiato; così è stata punita dalla nonna, 46 anni, e dalla matrigna, 27 anni, a correre per tre ore intorno alla loro casa. Ma lo sforzo è stato troppo grande per il suo piccolo cuoricino, che ha ceduto e Savannah è andata in coma. È rimasta attaccata ad una macchina che l’ha tenuta in vita per 72 ore, fino a quando il padre, richiamato d’urgenza dal Pakistan, dove lavora per conto del Governo degli Stati Uniti, ha deciso di staccare la spina. La nonna e la matrigna sono state arrestate con l’accusa di omicidio. Le autorità non hanno ancora deciso se chiedere la pena di morte.
Questa storia tristissima e crudele pone molti interrogativi ed offre, suo malgrado, diversi spunti di riflessione. Leggendo la notizia, ho provato molteplici sentimenti in sequenza disordinata; l’unica cosa che avevano in comune era la violenza con cui colpivano il mio cuore e l’immagine di questa bambina che corre fino a morire intorno alla casa che doveva essere il suo rifugio, il luogo dove essere protetta dalle cattiverie del mondo esterno, credo che questa immagine faticherà a lasciare la mia mente.
Eppure nonostante un dolore lacerante, amplificato sicuramente dal particolare periodo che sto attraversando dopo la morte della mia mamma, abbia fatto uscire un fiume di lacrime dai miei occhi già molto provati, nonostante questo io fatico ad accettare anche solo l’idea che uno Stato possa decidere di togliere la vita ad un essere umano. Non provo pena per quelle due ... non posso chiamarle donne, non ce la faccio... non provo pena per loro... rabbia e odio e voglia si di ucciderle con le mie stesse mani... ma io sono un essere umano e può anche essere normale che provi forte l’impulso della vendetta. Ma lo Stato deve essere super partes, lo Stato deve garantire la lucidità che manca al singolo, lo Stato deve essere migliore dei singoli uomini che lo compongono, lo Stato non può abbassarsi allo stesso livello di chi commette il reato, per quanto abietto... lo Stato non deve essere ‘umano’ e quindi nemmeno ‘dis-umano’...
Non ho cambiato idea sulla pena di morte: è inutile, crudele, non etica, non legale, per quanto possa essere legittima in base alle leggi vigenti in un determinato territorio, non risolve niente, aggiunge orrore all’orrore... Perdonami Savannah... ma un omicidio autorizzato dallo Stato è pur sempre un omicidio e non riporterà in vita il tuo sorriso. 

http://www.youtube.com/watch?v=P9KjS2QvQqk

10 commenti:

  1. Ti dirò: io per alcuni reati (pedofilia in primis) per la pena di morte sono d'accordo, perchè credo che gente così non merita d'esistere. Per quanto riguarda al vicenda che hai raccontato nel post non so cosa pensare, è agghiacciante. A donne così dovrebbero cucirgliela, altro che dar loro la possibilità di fare figli. Perchè credo che se uno/una è squilibrato/a (e tale è la donna in questione) qualche segno lo da anche prima. Prevenire è meglio che curare. Ciao Mandorlì :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 'gente così' non dovrebbe esistere, ma una volta che c'è ucciderla è troppo comodo, bisogna farli soffrire a vita, chiudendoli in un carcere e facendoli faticare tutti i giorni con lavori pesanti e debilitanti.. (come ha detto il Card più sotto)
      se li si uccide gli si fa quasi un favore, no devono soffrire come cani per il resto della loro miseranda inutile vita

      Elimina
  2. Uccidere l'assassino non serve alla vittima, e oltretutto è troppo comodo. Meglio farlo scoppiare di lavoro in una miniera, una cava, facendo lavori pericolosi per la salute, sminando, maneggiando rifiuti tossici. Ovviamente con le dovute protezioni, la cosa deve durare il più a lungo possibile.

    RispondiElimina
  3. Se partiamo da due assunti di base come "la vita è sacra" e "i crimini vanno puniti con pena certa e adeguata", ergastolo e lavori forzati alle due gentildonne, fine del gioco. No, dirà qualcuno, ci vorrebbe la pena di morte così vedi che la prossima volta ci pensano su due volte. Sarà, ma a parte che non so cosa sia preferibile tra lavori forzati a vita e esecuzione capitale, non mi risulta che gli stati USA dove è in vigore la sedia elettrica o l'iniezione letale siano poi questi paradisi esenti da delinquenza grazie al potere deterrente della pena di morte. Crediamo nelle possibilità riabilitative di queste persone, ammesso che si possa chiamarle "persone" ? Diamogliele, magari non facendogli fare servizio sociale in un asilo. Crediamo sia opportuno farle sparire dalla faccia della terra ? Facciamole pure fuori ma chiamiamolo con il nome giusto, vendetta. Istintivamente è quello che vorrei anche io. Ma uno stato, concordo con Mandorla, non si vendica, punisce.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, diavoletto.. certi crimini ci sono sempre stati e punirli con la morte, sotto varie forme (corda al collo, sedia elettrica, camera a gas punture e chi più ne ha più ne metta) non ha mai funzionato per far cambiare idea a certa gentaglia.. no vanno puniti severamente ma restando vivi a maledire il giorno in cui sono nati
      Sottoscrivo ogni virgola del tuo commento

      Elimina
  4. Mandorlì, come va? tutto bene? ti lascio un saluto :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dolcissimo Mist,
      leggere il tuo saluto mi ha fatto bene..
      non sto bene, no, purtroppo.. il cuore sanguina e non riesco a venirne a capo..
      eppure per una frazione di secondo, leggere il tuo saluto e rendermi conto che eri passato per vedere come stavo e come mai non c'ero, mi ha rincuorato..
      Grazie dal profondo del cuore
      Ti stimo e voglio bene a questa tua presenza delicata ma costante

      Elimina
  5. Non so dirti se è solo la maggiore diffusione delle notizie che fa sembrare che si stia vivendo in tempi 'malati'..
    non ne sono sicura
    io temo che a poco a poco i freni inibitori del buon senso e del comune sentire stiano cambiando verso il peggio, per cui 'tolleriamo' cose che anni prima ritenevamo inacettabili
    stiamo peggiorando..
    ahimè

    RispondiElimina
  6. Non ringraziarmi, non ho fatto nulla di che :-) però sono contento se, anche solo per una frazione di secondo sono riuscito a dare un minimo minimo di sollievo al tuo cuore. Un abbraccio :-)

    RispondiElimina