tag:blogger.com,1999:blog-19396630473014460882024-03-13T04:48:39.410+01:00MandorlAmaraMandorla è per la mia terra che amo incondizionatamente. Amara è per i miei conterranei, perché la Sicilia è tanto bella quanto difficile da vivere.Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.comBlogger48125truetag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-19617643889010121862021-03-08T19:19:00.002+01:002021-03-08T19:19:56.633+01:008 marzo, ancora<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe class="BLOG_video_class" allowfullscreen="" youtube-src-id="T1Z1K76fesQ" width="400" height="322" src="https://www.youtube.com/embed/T1Z1K76fesQ"></iframe></div>Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-82232120183470565042021-03-08T19:03:00.002+01:002021-03-08T19:08:24.589+01:008 marzo, non è una festa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe class="BLOG_video_class" allowfullscreen="" youtube-src-id="Jges10-8rkI" width="400" height="322" src="https://www.youtube.com/embed/Jges10-8rkI"></iframe></div>Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-69530062127831328492016-10-22T19:30:00.002+02:002016-10-22T19:30:27.622+02:00Paradossi<br />
E dopo il paradosso del mentitore ("questa frase è falsa"), il paradosso del barbiere (in un villaggio c'è un solo barbiere sbarbato che rade tutti gli uomini che non si radono da soli; chi rade il barbiere?), dopo Socrate, dopo Zenone, signore e signori ecco a voi il PARADOSSO DEGLI ADINOLFI: Mario Adinolfi "il sesso orale non piace alle donne perché implica sottomissione" e la moglie Silvia "le donne devono essere sottomesse al marito". Applausi a questi due mentecattiMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-9118456736892092052015-11-15T21:00:00.002+01:002015-11-15T21:00:45.271+01:00Anime di cristalloÈ da sabato mattina che mi sento strana. Quando mi sono svegliata non sapevo nulla. Avevo aperto instagram e scritto un paio di commenti stupidi tanto per, ma qualcosa non tornava, alcuni post scritti in francese, lingua che io non parlo... Un dubbio, un lampo nella mente... Allora ho aperto il browser per vedere le ultime notizie. Ovviamente LA notizia era una sola, la carneficina di Parigi..... Sono rimasta ferma, a guardare lo schermo... Poi al contrario una ricerca spasmodica per avere quante più notizie possibili, quasi nella speranza di aver capito male, di essermi sbagliata, che fosse una bufala... E la mente é tornata a quell'ormai tristemente famoso 11 Settembre, quando in diretta tv vidi uno degli aerei che si schiantava contro la torre... Ero con mio fratello, a casa, da soli... Non sapevamo cosa dire, sembrava quasi un film... Perché l'orrore quando supera la soglia dell'umano fa questo effetto, come se il cervello cercasse una difesa, un distacco per poter sopravvivere, per poter elaborare con calma... Ho cercato di andare avanti con la mia semplice quotidianità, la spesa al supermercato, la passeggiata con le bimbe, i lavori di casa.... Ma ogni cosa che facevo era ed è tuttora come ovattata. Non so spiegarlo.... Mi sembra di essere dentro una bolla dove ogni suono è attutito.... Ieri sera non sono voluta uscire, avevo bisogno di stare a casa, col mio papà a stringerci forte, a volerci bene, a dircelo cento mille volte.... Anche oggi sono rimasta a casa a fare lavoretti di bricolage, che subito dopo la pittura è la cosa che mi aiuta di più a distendere i nervi, a riappropriarmi di una dimensione più mia... Ho sistemato cassetti, spostando cose, riorganizzandole diversamente, ho riempito scatole per togliere oggetti accumulati in ogni dove, ho fatto disfatto e rifatto, senza un perché, solo per tenere la mente occupata, ma senza liberarla davvero.... Il pensiero è rimasto lì, inchiodato.... Ora apprendo di Valeria.... E piango.... Anche se non la conoscevo.... Come non conoscevo nessuna di quelle povere anime sfortunate.... Ma il dolore c'é lo stesso, anche se ovviamente non può essere devastante come quando si perde una persona cara.... Ma si sta male comunque davanti a queste tragedie.... Prima o poi il ritmo della mia vita tornerà sempre più simile a quello di tutti i giorni, è normale e, come ho già avuto occasione di dire commentando un post su instagram, forse è anche giusto che sia così, perché bisogna andare avanti per quanto cinico possa sembrare.... Noi, colpiti ma non devastati, dobbiamo andare avanti anche per quelli che, invece, hanno vissuto questa immane tragedia in prima persona o perché direttamente coinvolti e sopravvissuti, o perché amici, parenti di chi era lì.... Dobbiamo andare avanti... Eppure ogni volta ci si rialza ma con un pezzetto di cuore rattoppato, con una cicatrice in più.... Con la paura del domani e la consapevolezza che per quanto ci si sforzi niente tornerà più come prima, per lo meno non del tutto..... Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-17295506469969968662015-08-16T23:46:00.000+02:002015-08-17T00:06:35.499+02:00Ciao LiderGuardo la foto in cui sorridi insieme alla tua Cla. Eri felice, come mai ti avevo visto da quando ti ho conosciuto. E poi leggo il suo messaggio in cui mi dice che il tuo corpo ha finalmente raggiunto il tuo meraviglioso cervello. È finita la tua agonia e da Gennaio era la notizia che chiunque ti volesse bene stava aspettando.... Eppure fa male, anche se era la cosa migliore visto che tu non saresti più stato tu. Non eri più dall'inizio di questo stramaledetto anno.... Quindi oggi in realtà sto solo salutando l'involucro che ha contenuto quella splendida anima che eri tu. Ciao MassimoMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-14310842899106864952015-08-08T22:25:00.000+02:002015-08-08T22:41:14.906+02:00Troppe menti ristrette, il male non tanto oscuro, anzi direi piuttosto chiaro, della società non solo odierna<br />
<br />
<br />
Premessa:<br />
ho passato due settimane di m...a e sono ancora in mezzo a casini burocratici e rogne varie, per risolvere un problema causato dall'ingenuità di mio padre (e dal mio non esserci stata con la testa dopo la morte di mamma), venuto a galla dopo il furto della Panda di papà, avvenuto la settimana scorsa. Ovviamente siccome quando arriva un guaio subito il cosmo si coalizza per romperti ancora meglio la scatole, pochi giorni dopo il furto la Valks si guasta: in pratica siamo rimasti a piedi tutti e due. Sorvolo sui problemi a lavoro che aumentano esponenzialmente al passare delle settimane, per cui siamo di nuovo con sindacato ed avvocati a discutere, sorvolo sulla ricaduta di Nera che mi ha tenuto in ansia per diversi giorni, perché l'emergenza è rientrata e sorvolo sugli sbandamenti di papà, perché a 91 anni e mezzo, come ama precisare lui, sono normali e mi limito ad aggiungere che ho una faringite mostruosa, sono senza voce, ho la febbre e sto sudando come mai nella mia vita; per non farmi mancare nulla ho pure la tosse col catarro e mal di testa.<br />
Ecco questo il quadro della situazione quando, per cercare di distrarmi, gironzolando su internet becco il seguente articolo:<br />
<br />
http://www.ilgiornale.it/news/politica/troppe-donne-male-oscuro-scuola-1099547.html<br />
<br />
Non conoscendo la signora in questione ho digitato 'Ida Magli' e da Wikipedia vi copio e incollo paro paro quanto segue:<br />
<br />
"Diplomata in pianoforte nel Conservatorio di Santa Cecilia, si è laureata in Filosofia con una specializzazione in psicologia medica sperimentale all’Università "La Sapienza" di Roma con una tesi sperimentale sul linguaggio radiofonico, diventando poi docente per alcuni anni di Psicologia sociale all’Università di Siena e infine di Antropologia culturale alla Sapienza da cui ha dato le dimissioni nel 1988. Ida Magli è stata la prima ad adoperare il metodo antropologico per analizzare la società europea e in particolare quella italiana, dall’antichità al medioevo fino a quella attuale, con gli stessi strumenti adoperati dall’antropologia per le società “primitive”."<br />
Seguono una sfilza di altre informazioni che potete benissimo, se interessati, andarvi a leggere da soli, più una sequenza di libri, articoli, saggi scritti dalla suddetta e vari interventi qua e là sparsi per televisioni varie.<br />
<br />
Ok.<br />
Bene.<br />
Stiamo calmi.<br />
Ora, sicuramente siccome sto male e sono stanca e nervosa per lo stress di questo periodo, non ho capito il suo articolo e l'ho interpretato nel modo sbagliato. È così vero? Ditemi che é così, che ho capito male, proprio male, malissimo.<br />
Cazzo!!!!<br />
Allora andiamo punto per punto.<br />
Il fatto che la maggioranza del personale di ruolo nelle scuole sia femminile dipende da molti fattori, nessuno a mio avviso legato a quanto sostiene la signora sulla presunta superiorità del maschio nell'insegnamento (calma Maria, stai calma, respira.. Ah già hai il naso otturato dal raffreddore e va be' respira mentalmente); quello che mi sfugge è il nesso logico fra questa maggioranza numerica ed il fatto che automaticamente significhi che i maschi non possano trasmettere nessun sapere ai figli. Mi scusi ex prof ed esimia filosofa, unica eccezione in un panorama femminile pieno di donnette sceme incapaci di insegnare e forse anche di capire, ma il sapere si trasmette eventualmente solo a scuola? I papà non sono forse tali a tempo pieno e quindi possono insegnare tantissime cose ai figli a casa durante il tempo libero? Ops! Riflettendo, ho capito, ha ragione Lei: l'insegnamento é una delle professioni che lascia più tempo libero a chi la esercita, quindi visto che queste donne stupide insegnano, hanno i pomeriggi liberi e persino due mesi di ferie per stare con i figli, mentre invece i maschi devono per forza di cose fare altri lavori più pesanti che li costringono a stare lontano da casa e dai pargoli tutto il giorno e quindi alla sera, stanchi, non hanno più energie per insegnare e trasmettere tutto il loro sapere ai bimbi, mentre invece le mamme dopo aver lavorato fuori casa, lavorato dentro casa, sbrogliato un miliardo di faccende domestiche alla sera non sono stanche e cucinano pure e sorridono pure, che donne inutili! Ok, ma riguardo a questo primo passaggio dell' articolo mi sfugge un'ultima cosa: il successivo collegamento all'interesse scemato per il futuro della Nazione. (Chissà perché leggendo questo passaggio ho pensato a Mussolini, bah! Sarà la febbre)<br />
<br />
Andiamo adesso ad un'altra perla di saggezza partorita dalla mente di questa signora (io almeno ho la scusa di avere la febbre se dico idiozie e poi sono donna quindi che pretendete?):<br />
<br />
"Una (...) riflessione sull'allontanamento quasi totale dei maschi dall'educazione e dal sapere dei figli permetterebbe di capire che fa parte di quello stesso allontanamento testimoniato dall'omosessualità maschile, dal coito sterile, della quasi assoluta incapacità creativa della società italiana di oggi. In un certo senso testimonia la ribellione dei maschi al predominio e all'obbedienza verso le donne imposto loro dalla nascita fino alla fine della scuola secondaria superiore."<br />
<br />
La parentesi con i puntini non è opera mia, se leggete l'articolo è così anche sul Giornale. Sorvolo quindi sulla sintassi. Ma per il resto alzo bandiera bianca, non ci provo nemmeno ad analizzare questo passaggio, davvero non posso farcela, qualcuno mi aiuti per favore. Ma che cacchio vuol dire? Il coito sterile sarebbe immagino un retaggio cattolico sul fatto che si scopa solo per procreare, quindi chi (come gli omosessuali ed un sacco di altra gente fra cui la sottoscritta) lo fa senza mettere al mondo pargoletti urlanti commette peccato mortale perché spreca il prezioso seme. Vorrei tranquillizzarla Signora, io non lo spreco, pur non facendo figli (che avete capito? Ci faccio impacchi per la pelle! Ma cosa andate a pensare pure voi, però!). Ma cosa c'entra con la mancanza di creatività? E poi, scusi, ma in quale pianeta vive? Dov'é questo predominio delle donne sugli uomini?<br />
Per la signora in questione evidentemente la spiegazione è la seguente:<br />
<br />
"Dall'età neonatale a tutta la prima infanzia i bambini vengono lasciati nei nidi e negli asili per la maggior parte del giorno dove il personale che li assiste è tutto femminile ed esercita un'assoluta autorità. Per tutto il ciclo scolastico poi il predominio del personale insegnante femminile impedisce ai maschi il contatto con una personalità maschile con la quale identificarsi, nella quale credere; ma soprattutto impedisce lo sviluppo del tipo di pensiero maschile, rivolto alla profondità e all'analisi in modo molto diverso da quello femminile. Infine c'è l'aspetto più grave di una scuola affidata quasi del tutto alle donne: gli allievi, maschi o femmine che siano, non possono apprezzare, stimare, credere nel «sapere»."<br />
<br />
Menomale che si è dimessa dalla cattedra universitaria, se no dopo questo articolo c'era il concreto rischio che qualcuno, magari maschio e intelligente, le fracassasse la lavagna sulla capoccia, maledizione!<br />
<br />
"Tutto quello che le donne insegnano non è stato né creato né scoperto da loro. Socrate era maschio, Omero era maschio, Virgilio era maschio, Galileo era maschio, Leonardo era maschio, Mozart era maschio, Einstein era maschio..."<br />
<br />
Forse erano tutti maschi perché in passato le donne erano relegate al ruolo di compagne silenziose e casalinghe, incapaci di pensare, tenute lontane dagli studi di qualsiasi cosa che non fosse cucito ed economia domestica non perché realmente fossero stupide, ma al contrario perché già allora gli uomini avevano capito che le donne erano molto intelligenti! La possibilità di accedere all'istruzione è stata negata per secoli alle donne ed in molte parti del pianeta lo è ancora ed infatti proprio quelle parti sono considerate arretrate culturalmente, incivili, arcaiche, di solito sottoposte a dittature maschili spesso a carattere religioso. Ma guarda un po'! <br />
<br />
"Non si può insegnare bene nulla di ciò che non si è in grado di «pensare», di «creare». (Spero che le donne capiscano lo spirito con il quale faccio questa affermazione e non se ne offendano)."<br />
<br />
Offesa? Io? Giammai! Sono incazzata nera, quale offesa! Ma sono donna quindi stupida! La laurea me l'hanno regalata gli uomini per pietà (a proposito ho avuto tutti insegnanti maschi tranne che per una materia, complementare). Inoltre sto pensando ad una tizia che mi pare sia stata su in orbita a fare esperimenti scientifici di portata mondiale, una che parla non so quante lingue, con non so quante lauree, una che sa guidare un astronave, una certa Samantha, ma forse è il delirio legato alla febbre, figurati una donna che fa le cose degli uomini meglio degli uomini, italiana per giunta, ma va là va...<br />
<br />
"Si afferma di solito - e le statistiche lo provano - che le studentesse sono più brave degli studenti. Non ci potrebbe essere una dimostrazione migliore che viene fornito un insegnamento più adatto alle menti femminili che a quelle maschili in quanto è diverso il modo con il quale i maschi guardano ai problemi, li «penetrano» (termine significativo con il quale abbiamo sempre qualificato l'intelligenza)."<br />
<br />
Dottoressa Lei ha problemi seri con il sesso, vada da uno psicologo, ma uno bravo però, anche perché vista la Sua veneranda età dubito che possa risolvere con la pratica, quindi magari parlarne con qualcuno aiuta.<br />
<br />
Andiamo avanti (lo so che sto scrivendo un'enciclopedia come al solito, ma stavolta non è colpa mia, è lei che ha scritto una sequela incredibilmente lunga di stronzate):<br />
<br />
"La novità sarebbe invece quella di proiettare cicli di lezioni televisive preparate da una società ad hoc con i maggiori specialisti del mondo nelle singole discipline. Non ci sarebbero più le logore ripetizioni di insegnanti che per trenta o quarant'anni parlano sempre delle stesse cose, ma i più grandi storici, i più grandi matematici, i più grandi architetti, i più grandi musicisti d'Italia e del mondo esporrebbero con la semplicità e la chiarezza che contraddistinguono coloro che sono assolutamente padroni di ciò che dicono, i diversi cicli di lezioni, di cui la Società di edizione curerebbe la traduzione nella lingua italiana per quanto riguarda gli specialisti stranieri. Questo permetterebbe di accompagnare con le immagini adatte ogni argomento e non ci sarebbe studente che non ricordi, anche senza studiarlo, ciò che ha visto: che si tratti di un castello sulla Loira o di un carme di Catullo."<br />
<br />
Quindi cerchiamo di ragionare: oggi i ragazzi stanno praticamente sempre con lo sguardo incollato sui loro smartphone, a casa hanno le consolle di videogiochi, passano ore su internet fra facebook, twitter e social vari, hanno davvero bisogno di guardare un monitor anche a scuola?<br />
E poi, esimia, ma secondo Lei l'insegnamento è soltanto questo? Uno snocciolamento di nozioni? Senza nessuna empatia con gli alunni, senza interazione, senza rispondere alle loro domande che spesso sono più intelligenti delle risposte date? Qui non si tratta di offendere le donne, signora, ma il corpo insegnanti in toto e pure gli alunni a dire il vero. Certo, per carità, non tutti i docenti sono degni di fare questo lavoro, così come non tutti gli alunni sono effettivamente dei discepoli meritevoli, ma parlando in generale insegnare a scuola è uno dei mestieri più belli al mondo, è e dovrebbe essere considerato un privilegio... <br />
<br />
L'articolo si conclude con questo capolavoro di periodo:<br />
"La scuola sarebbe così, finalmente, ricca di figure maschili, non soltanto nelle lezioni televisive, ma anche nelle aule perché dove il sapere è «sapere», vivo e profondo, i maschi non mancano mai."<br />
<br />
Io davvero non ho parole per esprimere lo sdegno che questo articolo ha suscitato in me, il che mi rendo conto suona strano dopo i chilometri di parole che ho scritto in questo post, ma credetemi ho la nausea, in senso figurato e quindi non legata alla febbre. Lascio perciò che al posto mio parli il seguente elenco, scritto man mano che la mia mente mette a fuoco volti e nomi, quindi in ordine casuale.<br />
<br />
Ipazia di Alessandria (d'Egitto)<br />
Matematica, assassinata in modo barbaro da un gruppo di "uomini" cristiani con idee non troppo dissimili da quelle rappresentate nell'articolo della Signora Ida Magli<br />
<br />
Rita Levi-Montalcini <br />
Neurologa, Premio Nobel <br />
<br />
Margherita Hack<br />
Astrofisica, Premio Nobel<br />
<br />
Nilde Iotti<br />
Ex partigiana, laureata in Lettere, INSEGNANTE, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, nonché prima donna nella storia d'Italia a ricoprire una delle cinque più alte cariche dello Stato.<br />
<br />
Tina Anselmi<br />
(anche lei) Ex partigiana, laureata in Lettere, INSEGNANTE, sindacalista, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica.<br />
<br />
MENZIONE D'ONORE, visto l'argomento trattato, va poi a<br />
Maria Montessori<br />
Pedagogista, filosofa, medico (una delle prime donne a laurearsi in medicina, 1896), scienziata, educatrice e volontaria italiana, nota per il metodo che prende il suo nome, usato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo<br />
<br />
Non continuo, anche se potrei. Se vi va, nei commenti aggiungete nomi voi. Io sono stanca, arrabbiata ed avvilita. <br />
Vi saluto<br />
Maria, figlia, nipote e cognata di tre fantastiche donne insegnanti.Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-22576123890084774192014-07-28T21:15:00.001+02:002014-07-28T21:23:35.842+02:00Viaggio a Gela e dentro il mio cuore<br />
http://youtu.be/6RvrYwa9p80<br />
<br />
<br />
Al minuto 0:45 "semu pessi" per i non siculi significa siamo persi... <br />
Per il resto godetevelo, è fatto bene e mette allegria. Nella mia lista preferiti del mio canale Youtube, trovate anche quello di Palermo e tanti altri sempre girati in Sicilia. Vi segnalo, in quello di Pachino, il fuori onda finale, ma dovete capire un minimo il dialetto e comunque lo apprezzeranno di più i siciliani, perché al di là della "lingua" è proprio lo spirito e le facce che fanno sorridere teneramente... <br />
Oggi è stata una giornata intensa per me, sveglia dalle cinque per partecipare alla manifestazione a Gela per il petrolchimico, con il direttivo FIOM catanese, di cui mi onoro di far parte... Sono tornata stanca e amareggiata da tante cose, con una fievole speranza nel cuore, ma con tanti sentimenti contrastanti: una raffineria che da un lato ha deturpato il paesaggio, inquinato il mare, l'aria e l'anima dei gelesi e dall'altro è diventata la sola cosa che hanno non solo a Gela, ma in buona parte della Sicilia, perché il petrolchimico ha dato lavoro a talmente tanta gente, fra diretto ed indotto, che adesso pensare di chiuderlo sarebbe una tragedia immane; tra l'altro ormai non è più possibile cambiare indirizzo virando verso il turismo, perché tutta la zona è inquinata, sottosuolo compreso. Ci vorranno decenni per ripulire tutto davvero... Che tristezza.... E che dolore vedere tante facce disperate perché se tutto va a farsi friggere, se l'ENI e Descalzi si rimangiano la parola sugli accordi siglati proprio coi sindacati per riconvertire gli impianti e bonificare i terrreni, non sapranno come tirare avanti e che dare da mangiare alle proprie famiglie... Una disperazione che taglia lo stomaco in due, peggio di un cazzotto... E poi penso alla mia situazione, un'altra storia, altre motivazioni, ma fine certa, al più tardi a Dicembre, più probabilmente Settembre... Ricominciare tutto a 44 anni... Con la differenza che anni fa era difficile superare i colloqui di lavoro per motivi che poco avevano a che fare con le competenze e le potenzialità, ora invece è proprio difficile trovare chi fa colloqui di lavoro... Anni fa non avevo abbastanza esperienza, adesso sono troppo qualificata... Anni fa mi veniva chiesto se volevo figli (una volta, esasperata da quella che ritengo una domanda squallida, stupida e sessista, risposi testualmente che mi ero fatta chiudere le tube!), oggi mi dicono che sono 'vecchia' ... A 44 anni... Certo non usano quel termine, ma il succo è lo stesso... Quest'anno ho fatto un solo colloquio fino ad ora, ma non l'ho superato, nonostante l'entusiasmo dell'esaminatore nel constatare che per titoli ed esperienza ero proprio quello che cercavano... Però questo non gli ha impedito di scegliere alla fine una ragazza di 25 anni diplomata (io ho una laurea in economia) e senza esperienza (io ho un curriculum di diverse pagine) .... Scusate lo sfogo... Buona serata a tutti... Domani torno 'happy' di nuovo, tranquilliMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-18539303270327613392014-04-25T19:00:00.001+02:002014-04-25T19:03:40.391+02:00Diodi e Resistenza (Saverio Tommasi)<br />
<br />
Leggete l'infobox sotto il video, vi spiegherà il titolo.... E guardatelo fino alla fine anche quando vi sembra che non ci sia altro.... <br />
Questo video è bellissimo, commovente, forte.... <br />
La mia stima infinita a Saverio Tommasi, il cui canale seguo con passione e gratitudine<br />
Vi abbraccio idealmente<br />
Buon 25 Aprile, quello vero<br />
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<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/m7jcY7b2kDM" width="480"></iframe><br />
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Riporto, copiandolo paro paro, quanto scritto nel box informazioni sotto il video su Youtube:<br />
<br />
Un film di Domenico Scarpino, Fulvia Alidori, Giulia Maraviglia e Saverio Tommasi.<br />
Diodi è una parola. I diodi sono componenti elettronici che impediscono al flusso di corrente di tornare indietro. Hanno a che fare con la direzione. La giusta direzione, quella che fa funzionare le cose. <br />
Resistenza è una parola. La resistenza, in un circuito elettronico, permette il flusso dell'energia senza interromperla. La resistenza è una caratteristica fisica: la forza unita alla durata. <br />
La resistenza è la storia dell'Italia durante la seconda guerra mondiale e della lotta al nazifascismo, una Storia che si intreccia con mille storie, voci e suoni. Ha a che fare con le speranze, la forza e la tenacia delle persone. La direzione, l'energia e la tenacia sono le caratteristiche delle quattro vite da cui nasce questo racconto. <br />
Due donne e due uomini. Quattro storie e una Storia. Quattro partigiani che sono e sono stati diodi. Laila, Pillo, Aldo e Didala sono i loro nomi. Nel 1945 Laila, Pillo, Aldo e Didala lottarono per un altro mondo e ce la fecero, anche se l'altro mondo non era questo. Alle loro vite siamo approdati attraverso il racconto. Un dono che non vogliamo perdere. Per questo abbiamo scelto di far viaggiare le loro parole, le loro espressioni e i loro sguardi raccontando la loro scelta, la scelta della resistenza. La scelta di stare dalla parte giusta, una scelta al tempo stesso intima e rivoluzionaria, un'esperienza tanto individuale quanto collettiva. Una strada che, percorsa da molti, ha portato al cambiamento. Diodi come la giusta direzione. <br />
Resistenza come corrente continua. <br />
Quattro come i punti cardinali, per non perdere l'orientamento. Diodi è un film dedicato ai partigiani Laila, Pillo, Aldo e Didala.<br />
<br />
Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-57860052808382764302014-03-21T00:33:00.000+01:002014-03-21T00:36:07.618+01:00Capolavoro!!!http://ilnuovomondodigalatea.wordpress.com/2014/02/07/9904/?blogsub=confirming#blog_subscription-3<br />
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<br />
Un grazie a Guido che mi ha fatto scoprire il blog di Galatea<br />
Fateci un giro, merita come pochi altriMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-22848389927097605782014-03-16T15:30:00.000+01:002014-03-16T15:35:38.856+01:00Mi serve un prete .... <br />
.... ma uno bravo, però ....<br />
Cose successe negli ultimi dieci giorni (equivalenti, a mio avviso a ciò che può succedere agli altri in un anno):<br />
1) si rompe il microonde, il magnetron, praticamente ciò che emana le micro onde appunto... Portato in assistenza, tenuto tre giorni, riparato, ovviamente a pagamento (ma comprarne uno nuovo equivalente sarebbe costato di più)<br />
2) si allenta la maniglia esterna della portiera lato guida della Volks costringendo la sottoscritta a manovre delicatissime, notoriamente non appartenenti al suo solito modo di fare, per poter entrare in macchina senza rimanere con la maniglia in mano ed essere costretta ad entrare dall'altro lato o peggio dal portellone posteriore (cosa peraltro accaduta in passato, non per rotture di parti dell'auto, ma per la civile incapacità del guidatore catanese medio che quando deve parcheggiare se ne fotte allegramente dell'eventuale intralcio procurato alla macchina adiacente; avete presente le linee di parcheggio a spina di pesce? Ecco, io una volta mi sono ritrovata nell'impossibilità di entrare nella mia auto da entrambi gli sportelli, perché due imbecilli si erano affiancati uno di testa e l'altro di culo lasciando pochi cm fra le auto e lasciando a sé parecchio spazio per uscire. Dopo aver suonato per quasi 20 minuti, stanca e con la fretta di rientrare a casa, ho preso l'intelligentissima decisione di entrare dal portellone posteriore. Immaginate la scena: apro, smonto la grata per i cani, abbasso lo schienale del sedile posteriore ed a quattro zampe entro nella Volks. Poteva andare liscia? Nooooo "Signorina scusi che sta facendo?" - io, senza voltarmi, 'Fatti i cazzi tuoi' - "Signorina esca da quest'auto e porga i documenti, prego" - 'Ma che cazz.... Salve Gentilissimo Illustrissimo Signor poliziotto' .... )<br />
3) parte l'audio dell'ipad, portato in assistenza Apple, non c'è niente da fare, dopo cinque ore torno a casa con un ipad nuovo di zecca. Per fortuna era in garanzia, ancora per pochi giorni.... (Quando si dice il c..o, ehm cioè la fortuna)<br />
4) si impalla il router dopo un aggiornamento ed il tentativo di fargli vedere il nuovo ipad.... Dopo diversi snervanti tentativi della sottoscritta che non capisce un tubo di tecnologia e dintorni (ed anche di qualunque cosa funzioni grazie ad una presa collegata alla corrente elettrica, ma questa è un'altra storia), alle due di notte si va a nanna. Lunedì l'assistenza Netgear in poco meno di due ore sistema tutto via telefono, perché anche il router era ancora in garanzia per l'ultima manciata di giorni (lo so, sono fortunata, ma mi pare di averlo scritto a chiare lettere in un altro post di avere un di dietro delle dimensioni di una portaerei, ce l'avrà pure un lato positivo 'sta disgrazia o no?). A difesa del ragazzo che ha avuto la sventura di dovermi dare assistenza tecnica (grazie Agostino, la mia stima nei secoli) devo sottolineare che: (a) lui non poteva vedere la schermata del mio computer e (b) doveva spiegare a me, totalmente imbranata e lenta di comprendonio, cosa fare passo passo per resettare e riprogrammare l'admin del router.... Poveraccio, avrà chiesto le ferie, dopo....<br />
5) prendo un leggero stiramento al gluteo esterno sinistro, voltaren gel e riposo, zoppicando per qualche giorno, niente di grave<br />
6) si rompe la maniglia interna della portiera della Volks, portata dal carrozziere viene sistemata alla meno peggio, visto che l'auto è del 2001, ha 120.000 km ed io momentaneamente non c'ho fregola di spenderci altri soldi, dopo averne spesi un botto per cambiare nel giro di un mese, dicasi un mese, l'anello airbag lato guida, la batteria, le 4 candele (che non so se lo sapete ma in una Volkswagen costano quanto la Germania) e altra robetta simpatica<br />
7) si rompe la lavatrice, non si può riparare, se ne acquista una nuova<br />
8) esco con le bimbe per la normale passeggiata; Zara (18kg) fa la popò, passo il guinzaglio nella mano sinistra dove tengo anche Nera (28kg) e mi accingo a raccogliere il deposito con un sacchettino mentre un esemplare di felino randagio pensa bene di passare in quel preciso istante, in quella precisa aiuola... I cani partono in modalità "ti scanno" e quasi 50 kg di muscoli pelosi con la coda si portano via il mio braccio... Doloreeeeeeeee.... Successiva ecografia, strappo al bicipite, "è stata fortunata signorina, poteva rompersi il tendine e avremmo dovuto operarla con tempi di recupero parziali e moooolto lunghi; invece si è solo formato un buco di alcuni centimetri nel muscolo del suo bicipite brachiale sinistro.... È un po' come se il gruppo di continuità avesse salvato il suo pc. Non si preoccupi in tre settimane, un mese al massimo potrà tornare a fare le cose normali, mentre per tornare ad allenarsi e comunque sostenere pesi con quel braccio meglio far passare due mesi" .... Che bello! Ma quanto sono contenta! Fisioterapia un giorno si ed uno no con macchinari vari (a pagamento, c'è bisogno che lo specificio?), mi raccomando non guidi, si certo come no, tanto è il sinistro, lei è destrorsa no? Non del tutto! Alcune cose riesco a farle solo con la sinistra.... Mi raccomando faccia finta di non avere un braccio, non lo usi nemmeno per grattarsi.... Fanculo! <br />
Non so come portare fuori i cani, ho difficoltà a lavarmi, non posso tenere in mano nemmeno la bottiglia dell'acqua perché non ho forza, non so da quanto non rifaccio il letto, la notte se per caso durante il sonno mi giro sul fianco sinistro mi sveglio per il dolore, casa si è riempita di peli uso balle del deserto (tipo film western) che rotolano da una stanza all'altra, sono leggermente, ma proprio una cosa minima, nervosa e sembro uno zombie.... <br />
Che ci crediate o meno le bimbe non protestano del fatto che stanno uscendo di meno (le porto fuori quando mio papà mi dà una mano a metterle in macchina, si va al parco, poi si ritorna, ma ovviamente le due passeggiate a piedi nei dintorni sono da escludere), mi guardano sempre con i loro occhioni amorevoli ed io quando sono troppo triste spingo la faccia sul loro petto e gioco con le loro orecchie e mi sento meglio.... Una leccatina da parte loro, una carezzina da parte mia e la giornata va avanti, sia pure con difficoltà....<br />
Per il resto in questo periodo di assenza sono stata concentrata su altre cose, tipo cercare lavoro, fare colloqui, mi sono iscritta in palestra (a settembre) ed ho ripreso ad allenarmi seriamente (nonostante gli episodi che ho raccontato)... Insomma sto riprendendo la mia vita di prima della tragedia che ha colpito la mia famiglia.... La mia vita è sempre stata molto piena di cose e di persone, pur non trascurando mai la scrittura nelle mie famose agende.... Quindi non preoccupatevi se ogni tanto sparisco, in linea di massima è solo perché ho di nuovo voglia di fare cose, vedere gente.... Certo la sfiga è sempre con me, ma questa è cosa nota hahahaha<br />
Vi abbraccio virtualmente tutti....<br />
Adesso ricomincio a leggervi, pian pianino e mi rimetto in pari<br />
<br />
P.s. Scrivo che faccio colloqui e cerco lavoro, non perché quello che avevo non c'è più, ma perché la situazione è totalmente degenerata. Non mi va di parlarne, sappiate solo che se la stanno sbrigando l'azienda (che mi ha chiesto di prendere in considerazione la possibilità di ricevere una somma di denaro per andarmene) ed il sindacato (al quale ho dato incarico di prenderli a pernacchie se l'offerta di cui sopra è al di sotto di una certa cifra che io considero adeguata per togliere il disturbo). <br />
Ah dimenticavo, fra le altre cose sono stata eletta come delegata nel direttivo provinciale della FIOM della mia città. Non so cosa ne verrà fuori, ma al momento è una esperienza interessante e sto conoscendo tanta gente che mi piace assai :) Certo per ora non sono in grado di fare nulla, ascolto e cerco di imparare, ma chissà forse un domani potrò dare anche io un contributo o magari non porterà a nulla, ma mi andava di provare e quindi avanti popolo, alla riscossaaaaaaaaaaMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-27668750872225231602014-03-07T21:24:00.000+01:002014-03-07T21:24:00.524+01:00TelethonHo sempre donato a Telethon, da anni ormai dò un contributo random.... Poi ho capito che c'era un modo migliore per aiutare i ricercatori. Così da Gennaio di quest'anno ho deciso di donare una cifra fissa ogni mese (10,00 euro) tramite RID bancario. In questo modo i ricercatori sapranno che ogni mese il mio piccolissimo contributo arriverà puntuale. Adesso immaginate di moltiplicare questa azione per tutti coloro che donano... In questo modo i ricercatori avranno una 'certezza' dell'ammontare di cui possono disporre ogni mese e pianificare meglio i progetti da seguire. In pratica è quello che facciamo noi con il nostro stipendio, giusto? Piccolo o grande che sia ci consente di organizzarci al meglio. Ci rende meno ansiosi sulle cose da fare, perché sappiamo quanto entra e possiamo programmare quanto deve uscire. Ok lo so sto semplificando.... Ma è solo per capirci. Ci stiamo capendo, vero? <br />
Vorrei dedicare questo video a tutte le Donne vere, quelle che magari non hanno il capello sempre in ordine, ma tengono in ordine la casa; quelle che non scodinzolano sul tacco 15 ma arrancano dietro a mariti, figli, cani, gatti, colleghi e datori di lavoro. Le Donne con la D maiuscola. Me compresa.... E che cappero! Si pure io, che ho passato l'ultima settimana a fare la spola fra casa di mio papà, casa di mio fratello, farmacie e medici, perché fratello, cognata, nipote e zio avevano tutti la febbre a 40 e l'unica più o meno in piedi ero io, col maldigola ed i dolori alle ossa, ma che è andata avanti lo stesso, senza febbre per fortuna, forse.... Perché a volte é meglio non sapere, se no poi devi tener in considerazione quello che hai saputo, ne devi prendere atto.... <br />
Vorrei che domani fosse un giorno di riflessione.... Un giorno UTILE. <br />
Quello che penso dell'otto marzo chi mi legge lo sa già. Per chi è capitato qui da poco può cercare nell'elenco a destra il post dedicato. <br />
Vi abbraccio<br />
<br />
http://youtu.be/WOU2Ycmt12wMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-66857438784615352952014-01-04T11:25:00.003+01:002014-01-04T11:25:47.671+01:00Torno, giuro che torno!Ciao a tutti, innanzitutto scusate la latitanza (che non è ancora finita). <br />
Sto bene, tranquilli... Come dite? Non c'era nessuno preoccupato qui? Infami!!! :)<br />
Scherzi a parte, manco da un po' perché ho la stanza dove c'è il computer inagibile, tutti i post sono lì, compresi un paio nuovi. Inoltre ho due cose fra le mani e sono concentrata su quelle, non ho molta testa per seguire il blog.<br />
Da un paio di mesi, sono sincera, non sto leggendo nemmeno i blog degli amici e me ne dolgo, ma recupererò gli arretrati. Spero mi perdonerete :) Vi pregooooooooooo<br />
In ogni caso sto sistemando tutto ed entro Gennaio tornerò a rompervi le scatole. <br />
Un abbraccio a tutti ed auguri di buon anno. Vi saluto con un sorriso, perché so che vi ritroverò qui. A prestoMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-2202430197796887872013-08-11T00:17:00.002+02:002013-08-12T11:18:07.000+02:00Fatti a nomina e vo cucchitiPer un breve istante della mia vita posso dire di essere stata famosa, una vera VIP!<br />
Sono stata ‘citata’ nientepopòdimenoche in un post di Giginosco... come dite? Bella forza è mio zio? Invidiosi siete!<br />
Ecco il link al post<br />
<br />
http://blog.libero.it/iocelhoprofumato/11171601.html<br />
<br />
La parte dove si parla di me (!!!!) recita esattamente così:<br />
“O anche, se vi siete alzati con la voglia di menare le mani, potreste insultare qualcuno che non sa manco che esistete. Se volete essere di tendenza fatelo con mia nipote signora mandorla, che è una ragazza generosa e un calcio in culo virtuale non ve lo nega di sicuro”<br />
-----<br />
Ecco, direte voi, ma non è che ti cita per dire quanto sei speciale.. praticamente dice che sei un’attaccabrighe e che non te ne fai passare manco una...<br />
E allora?<br />
Intanto io ho una citazione e voi no, e scusate se è poco... Io ho avuto il mio quarto d’ora di celebrità, pace all’anima di Andy.<br />
E poi che pretendete da una Catanese DOC?<br />
Che noi mica le mandiamo a dire, no.. noi forgiati nel fuoco dell’Etna siamo.. duri come la pietra lavica.. ergo non fateci arrabbiare.. però però.. se invece ci sapete prendere per il verso giusto, siamo come le cassatelle con la scorza che sembra dura, ma zucchero è e si scioglie in bocca e poi c’è il ripieno morbido e dolce...<br />
In conclusione questo post era stato scritto ESCLUSIVAMENTE per ringraziare Zio Gigi che mi aveva fatto l’onore di citarmi affettuosamente in un suo post delirante... prova che finalmente sul web stava iniziando a girare roba buona...<br />
Ah volete sapere che c’azzecca il titolo... giusto: fatti a nomina e vo cucchiti significa letteralmente fatti una fama e poi coricati.. cioè una volta che ti sei fatto la fama di essere in un certo modo puoi non fare più nulla perché tu sarai sempre ciò che dicono che tu sia... questo vale nel bene e, come in questo caso (eheheheh) nel male, perché a quanto pare mi sono fatta la nomina di una che fanculizza la gente come sport preferito... e visti i post dedicati a quelle due simpaticissime donzelle che mi hanno scassato le ovaie friggendole in pastella non posso certo dare torto allo zio e a quanti di voi pensino che io stia perennemente con i guantoni da boxe infilati... che poi è vero, sicula verace sugnu.. si si verace come le cozze :-)<br />
Comunque non è mica colpa mia se attiro le squilibrate come il miele con le mosche...<br />
Vi lascio un link di un sito che ho scoperto per caso e che vi farà capire di me e dei catanesi molte più cose di quante io non riesca a dirne, visto il rapporto di amore/odio che da sempre mi lega ai miei conterranei... ma non alla mia terra.. per lei solo amore incondizionato.. al punto di non avere avuto la forza di andarmene quando avrei potuto e ancor di più di non pentirmi di esser rimasta adesso che le cose non stanno andando bene...<br />
Il mio cuore, ne sono certa, è di forma triangolare! <br />
<br />
http://www.mimmorapisarda.it/SEICATANESE.htmMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com20tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-61045736808516381902013-07-31T23:18:00.000+02:002013-07-31T23:18:43.498+02:00Un giorno di ordinaria folliaVenerdì 30 marzo 2012 <br />
Ore 7:30 faccio il pieno alla Volks, tiro fuori il bancomat e scopro che è disabilitato - <br />
il pomeriggio precedente avevo controllato online il saldo del mio conto: era tutto apposto - <br />
senza capire cosa stesse succedendo, ma con la fregola di far tardi a lavoro, lascio la carta di identità al benzinaio con un milione di scuse e le guance rosso pomodoro e scappo verso l’officina - <br />
lì cerco inutilmente per due ore di capire dove cazzo sarei dovuta stare lunedì 2 aprile, in quale reparto con che mansioni e soprattutto con quale orario (era l’ultimo giorno prima del declassamento preannunciatomi)- <br />
niente - <br />
voci di gossip dicono che resto dove sono - <br />
nel frattempo chiamo in banca e scopro che mi hanno bloccato il bancomat perché c'è quello nuovo e loro sostengono di avermi mandato via posta ordinaria (!) la lettera con la comunicazione della sostituzione ed il nuovo pin - <br />
ma come non lo ha ricevuto? - <br />
(siiiii certo è che volevo vedere se era uno scherzo idiota di una cassiera del cappero) - <br />
mai ricevuta ed io sono una maniacalmente precisa in queste cose - <br />
chiedo come mai avendo entrambi i miei numeri di cellulare ed anche il numero di casa di mio padre e non vedendomi spuntare in banca alla scadenza per il ritiro della nuova carta non abbiano pensato di telefonarmi per vedere se per caso non avevo ricevuto la lettera anziché bloccarmi la carta senza manco dirmelo... - <br />
mica possiamo chiamare tutti? - <br />
che risposta è? - <br />
e comunque per costringermi a venire in banca per fare uno stupidissimo test sulla tipologia di rischio cui appartengo mi avete scassato le ovaie fino alle tube per tre giorni, nonostante il mio profilo ‘basso’ di chi, se potesse, metterebbe i soldi sotto la mattonella non sia mai cambiato in tanti anni che son cliente, infatti alle stesse domande ho dato le stesse risposte - <br />
in ogni caso a me la lettera in questione non è arrivata - <br />
non potevate saperlo? - <br />
allora mandate una raccomandata a/r e così sapete chi ha ricevuto e chi no e chiamate solo 'quelli no' - <br />
si, va bene! - <br />
ma scusate voi mandate il pin ‘segreto’ in una lettera con tutti i miei dati, nome cognome indirizzo e colore delle mutande, con la posta ordinaria? - <br />
Esco da lavoro alle 12:09 mi fiondo in banca dall'altro lato del mondo arrivo all’una e cocci e tento di entrare ma “si prega di depositare gli oggetti metallici ecc” - <br />
si lo so ma la cassettiera ha la metà dei cassetti rotti o senza chiave, quelli liberi e con chiave sono piccoli e stretti, la mia borsa non ci entra - <br />
per favore mi fai entrare dai che mi conosci da una vita - <br />
uffa la signora prima di me l’hai fatta passare nonostante avessero suonato tutte le sirene della banca, delle auto parcheggiate lungo la strada e pure le campane della chiesa - <br />
niente “si prega di uscire e di depositare gli oggetti metallici nella cassettiera” - <br />
(lo so io dove te li infilerei gli oggetti metallici) - <br />
apro la borsa ed inizio la divisione dei beni: chiavi della Volks e di casa, portamonete, porta occhiali da vista in uno sportellino; porta occhiali da sole e 2 pacchetti di fazzoletti + il frontalino estraibile dell’autoradio in un altro cassetto; borsa (per fortuna di stoffa) arrotolata, con altre quattro cosette dentro, infilata in un altro cassettino - <br />
tengo solo il portafogli e le tre chiavi della cassettiera - <br />
entro, visibilmente incazzata - <br />
la signorina per telefono mi aveva detto “non si preoccupi, passi che sistemiamo tutto, le diamo la nuova carta e va tutto apposto” - <br />
una volta in banca, visto che lei era impegnata con un altro cliente ed io avevo bisogno di contanti perché nel pomeriggio dovevo andare dal dottore che non ha il pos, lei stessa mi dice di fare la fila allo sportello per un prelievo e dopo andare da lei che mi avrebbe dato il nuovo bancomat, annullando il precedente - <br />
pensando di avere a breve il bancomat e poter tornare alla mia normalità, mi limito e prelevare i soldi necessari per la visita del pomeriggio con un piccolo surplus, giusto per fare cifra tonda: € 200,00 - <br />
tanto fra qualche minuto avrò il nuovo bancomat e sarà tutto apposto - <br />
allo sportello non mi danno alcuna ricevuta del prelievo fatto ma mi chiedono di mettere una firma digitale di modo che riceverò tutto via mail perché stanno informatizzando i servizi alla clientela - <br />
ed allora perché cavolo non mi avete avvisato online che il mio bancomat stava per scadere? Mi collego tre volte al mese, maledizione, potevate mettere uno straccio di avviso, no? - <br />
entro nell’ufficio della signorina - <br />
mi da la nuova carta MA scopro che non posso usarla perché il pin era nella lettera che non mi è mai arrivata - <br />
mi dice anche serenamente che non sono la sola che non ha ricevuto ‘sta maledetta lettera- <br />
e quindi secondo lei io che dovrei fare? - <br />
prelevi allo sportello una somma che pensa possa bastarle in questo periodo - <br />
ma ho già prelevato!! - <br />
noi richiederemo il duplicato del pin - <br />
e quanto tempo passa di grazia? - <br />
non lo sappiamo - <br />
bene e questo duplicato mi arriverà sempre per posta ordinaria? - <br />
certo signora - <br />
(fanculo!) - <br />
Ore 16.30 ginecologo<br />
visita + striscio + ecografia interna fastidiosissima + visita al seno<br />
mi ha prescritto un quintale di analisi di sangue e urine e la mammografia e udite udite, dato che i miei fibromi aumentano di numero e pure le cisti, la pillola!<br />
così la cellulite mi arriverà alle orecchie gonfierò e mi sentirò una cacca;<br />
lo so perché l'ho già presa per anni sempre per lo stesso motivo<br />
ma col casino di mamma l'avevo interrotta perché la dimenticavo di continuo;<br />
considerato che non ho nemmeno con chi trombare direi che è proprio una beffa! - <br />
comunque 120 euro al dottore, 5 euro alla segretaria che ha il marito disoccupato, due figli e temo (non ne sono certa) lavori lì in nero e via dal benzinaio a pagargli le 73 euro del pieno fatto di mattina (meno male che avevo prelevato qualcosa di più) - <br />
poi in farmacia dove non conoscono questa pillola, me la faranno trovare martedì - <br />
meno male perché d’improvviso realizzo che, sommando tutto quello che ho sparso in borsa, mi sono rimaste solo € 7,00 più una manciata di monetine ed una cinquantina di euro che però sono nel cassetto del comodino, a casa !! - <br />
per fortuna la pillola costa solo 15 euro, al mese<br />
Ore 18:30 rientro a casa<br />
distrutta - <br />
qualche giorno fa ricevo via mail dalla banca la ricevuta per il prelievo fatto con un addebito di € 2,50 - <br />
io ho il conto online come detto, ma ho diritto a tre operazioni gratuite allo sportello - <br />
mai stata in banca da gennaio al 30 marzo - <br />
ne è certa signora? - <br />
cazzo si!<br />
mamma era in fin di vita a gennaio<br />
ricordo ogni fottutissimo secondo di quelle giornate<br />
sono certa di non essere mai stata in banca<br />
e -in ogni caso- se anche fossi passata per farvi ciao con la manina avete per caso trovato traccia di mie operazioni allo sportello?<br />
no? bene! <br />
e allora questa commissione su cosa è stata applicata? - <br />
signora passi che vediamo di sistemare tutto - <br />
si certo sarò da voi a breve<br />
i primi di maggio<br />
ci conti<br />
(verrò a chiudere il conto, testa di cazzo) - <br />
- ah dimenticavo, il pin è arrivato venerdì 13 aprile<br />
sono rimasta senza bancomat per 15 giorni<br />
facendomi prestare soldi da mio padre e da mio fratello per fare la spesa e per altre piccole ma normali uscite quotidiane - <br />
amen<br />
<br />
<br />
<br />
Ho cambiato banca; e la filiale che ho scelto è gestita solo da donne l’unico uomo è la guardia giurata all’esterno, per il resto donna è la direttrice, donne le due cassiere, donna l’addetta alla clientela privata, donna colei che si occupa delle imprese...<br />
Quella filiale funziona da dio!<br />
Ho avuto di recente un problema con il bancomat che si è smagnetizzato e nonostante fosse l’una ed avessero già chiuso, mi hanno vista, mi hanno fatta entrare, con la borsa le chiavi le mutande di ferro ed il reggiseno coi sonagli senza che suonasse l’allarme attacco terroristico ed in mezz’ora mi hanno dato un nuovo bancomat con il pin e tutto ed hanno aspettato che lo provassi allo sportello esterno prima di salutarmi...<br />
Che voglio di più dalla vita?<br />
Lavorare lì !!!<br />
: DMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-43530449803658691232013-07-28T18:27:00.000+02:002013-07-28T18:27:38.191+02:00Gira la ruota, ma non cambia granchéPost pubblicato il 13 Giugno 2012 nel vecchio blog<br />
Purtroppo l'entusiasmo durò poco; per carità è sempre un bastardo in meno e che bastardo poi.... Ma le cose vanno molto male<br />
Al momento non mi va di aggiungere altro, sono troppo avvilita.<br />
<br />
Lo hanno mandato via. Finalmente lo hanno tolto da lì.<br />
In questi giorni in officina si sta bene. In giro solo volti sorridenti e distesi.<br />
E' possibile che un solo uomo potesse fare questo effetto a tutti? Si.<br />
Un solo essere ignobile era riuscito ad ammorbare l'aria al punto da renderla irrespirabile.<br />
Da quando è arrivata la notizia è stato come se il velo grigio opaco, quella coltre pesante che ci schiacciava tutti contro il pavimento, si fosse dissolta in un istante.<br />
Finalmente possiamo guardare con ottimismo quel posto che ci accoglie tutti i giorni per consentirci di portare a casa la pagnotta per noi e per le nostre famiglie.<br />
Non mi illudo che d'ora in poi tutto sarà facile e meraviglioso perché le teste di chi è rimasto, compresa la mia, non sono cambiate (soprattutto non è cambiata quella al vertice) e perché siamo pur sempre in cassa integrazione; ma, almeno, abbiamo riacquistato la nostra dignità di lavoratori.<br />
L'uomo che per 4 anni mi ha umiliata in tutti i modi possibili, colui che ha inutilmente cercato di convincermi della normalità dei suoi comportamenti, quello che diceva "qui la legge sono io, io comando e tu obbedisci" quando gli obiettavo l'illegittimità dei suoi provvedimenti, la persona che ha provato a declassarmi minacciando di sostituirmi con una collega se non adeguavo il mio abbigliamento ai suoi desideri, dicendomi, in piena riunione con tutti i miei colleghi maschi presenti, "devi vestirti come se lavorassi in un night club", il bastardo che all'inizio della malattia di mamma mi rifiutava i permessi dicendomi "fattene una ragione si nasce e si muore, questa è la vita" e che poi ha dovuto soccombere dinanzi alla Legge 104, l'uomo che mi ha costretta a rivolgermi ad un avvocato per difendermi da una ridicola quanto pretestuosa contestazione disciplinare, colui che ha fatto e detto cose che non posso riportare perché non ho prove a dimostrazione della verità delle mie affermazioni, insomma il mio incubo è stato sostituito da un nuovo Direttore Commerciale.<br />
Ed io, guardando lo specchio stamattina, ho sorpreso i miei occhi a sorridermi.Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-6709605305050988162013-07-07T21:30:00.000+02:002013-07-07T21:30:19.593+02:00News dal fronte (aggiornamento al post precedente)Questo è un vecchio post pubblicato a fine Marzo 2012 per raccontare come era andata a finire la storia del mio declassamento, riportata nel post precedente dal titolo Il lavoro nobilita l'uomo ecc...<br />
Come vi ho già detto a Gennaio di quest’anno mi hanno trasferita nella filiale di un paesino dove il lavoro è decisamente ridotto in quantità e qualità, anche se ufficialmente ho mantenuto stipendio, mansioni e contratto. <br />
La collega che avrebbe dovuto sostituirmi è diventata un mio superiore ed ha provato in tutti i modi a farmi dimettere, usando anche la morte della mia mamma per cercare di farmi esplodere e farmi commettere un gesto che avrebbe dato loro la scusa per licenziarmi (l’ho verbalmente mandata a quel paese ma, nonostante il fortissimo impulso e la rabbia, sono miracolosamente riuscita a non appiccicarla al muro); dopodiché ha cercato di snervarmi con controlli continui e telefonate a ripetizione (un venerdì mi ha chiamata sei volte in tre ore per sapere a che punto erano le telefonate che mi aveva dato da fare.. perché adesso faccio la centralinista outbound o, perlomeno, questo è quello che hanno provato a farmi fare... ma dopo due settimane ho deciso che visto che di scritto non c’è nulla, se non faccio ciò che mi viene chiesto oralmente e che non rientra nei miei compiti non possono farmi nulla: ripeto come un disco rotto ‘fatemi un ordine di servizio scritto’ e siccome questo ordine non arriva io continuo a non fare ciò che loro chiedono)<br />
A voi....<br />
<br />
La collega, senza alcuna fatica, ha chiesto ed ottenuto dal Grande Capo di rimanere dov’è; di conseguenza anche io potrò restare al mio posto.<br />
Almeno così pare, perché di scritto non ho ricevuto nulla, e nemmeno di ‘orale’ ... lo so per ‘sentito dire’ ...<br />
Non è fantastico? Nell’epoca delle mails e delle video chiamate noi comunichiamo ancora col passaparola tipo ‘cuttigghiu’ (termine siculo per indicare il cortile, non nel senso di aia, ma di chiacchiericcio gossipparo).<br />
Ergo la situazione reale la saprò solo lunedì, quando mi presenterò a lavoro.<br />
La cosa triste e folle contemporaneamente di tutta la faccenda è che nessuna delle due decisioni –spostarmi o lasciare tutto com’è- è stata presa ponderando pro e contro nell’interesse dell’azienda. La collega resta dov’è non perché non è la persona adatta a sostituirmi, ma perché lei non vuole farlo. E poco importa, in questo frangente, che lei non voglia perché consapevole di non avere le competenze per svolgere i compiti che il mio ruolo richiede. Le mie proteste nulla hanno potuto, le motivazioni addotte a sostegno di quelle proteste sono cadute nel vuoto, la sua unica richiesta ha funzionato.<br />
Due estati fa, dopo l’ennesimo periodo di malattia dovuto al freddo ‘insaccato’ durante gli inverni precedenti, presentai un certificato redatto dal mio medico, in cui lo stesso richiedeva uno spostamento urgente della sottoscritta in un ambiente più confortevole, onde evitare il peggioramento delle condizioni di salute della paziente. Diedi personalmente il certificato al Grande Capo. Poco dopo dovetti tornare nel suo ufficio per lasciargli delle carte da visionare; lui era uscito, perciò entrai solo per depositare sulla scrivania le suddette carte e vidi il mio certificato ‘appallottolato’ dentro il cestino della carta straccia; lo raccolsi e me lo misi in tasca.<br />
Ce l’ho ancora ...<br />
Purtroppo il 90% delle cose che succedono là dentro io non posso dimostrarle e, di conseguenza, è come se non succedessero.<br />
I miei reumatismi al sangue però posso dimostrarli, ed anche se non credo di poter dimostrare che la causa del loro riacutizzarsi è dovuta al posto dove sono costretta a stare, va da sé che di sicuro non mi fa bene starci ...<br />
Adesso in ogni caso arriva la bella stagione, quindi avrò sauna e bagno turco gratuiti e mi lamento pure! C’è gente che li paga a suon di abbonamenti nel centro estetico di grido ed io, invece, vengo addirittura pagata per stare là ...<br />
Ah! (sospiro)<br />
<br />
N. B.<br />
Pregasi notare che questo post è corto, fatemi i complimenti, grazie, ché mi è costato fatica assai<br />
:DMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-49349050553344520362013-06-25T20:22:00.000+02:002013-06-25T20:22:39.495+02:00Il lavoro nobilita l'uomo, la donna un po' meno, a volteHo scritto e pubblicato questo post a Marzo 2012.<br />
Uno sfogo per non esplodere o, peggio, implodere... <br />
Prima di farvelo leggere vorrei fare alcune premesse.<br />
Lavoro in questo posto dalla metà del 2008 e sono successe e continuano ad accadere cose incredibili; della stragrande maggioranza NON posso scrivere perché potrebbero ritorcersi contro di me .... se solo avessi le prove ... ma non le ho ... ho testimoni che non vogliono parlare ... alcuni ... altri che parlerebbero se ci trovassero qualcosa da dire, ma per loro è tutto normale .. anche questo post fu un rischio, ma stavo davvero troppo male e dovevo sfogarmi ... (Nel vecchio blog avevo messo anche foto mie e quindi ero assolutamente riconoscibile; qui per i motivi che ho già spiegato non ho fatto altrettanto, ma ci sono le foto delle mie bimbe e quindi in un certo senso chi mi conosce può riconoscermi e, se non è esattamente mio amico, potrebbe anche sputtanarmi, perciò devo rimanere nel generico per evitare che quanto scritto possa configurare un reato di diffamazione o che so io)<br />
Da quando ho scritto il post che segue sono cambiate molte cose, alcune solo di facciata, superficiali, la sostanza è rimasta tale e quale, nonostante un parziale cambio al vertice (uno dei due che mi creava problemi è stato spostato); il cambiamento più grosso è stato, a gennaio di quest’anno, il mio trasferimento ‘improvviso’ ad una sede fuori città, senza rimborso spese di carburante e di pedaggio autostradale: se considerate che il mio stipendio è già leggermente decurtato per via della cassa integrazione (per mia fortuna ho un contratto metalmeccanico, quindi anche se faccio solo 20 ore a settimana lo stipendio è quasi normale) e che queste ulteriori spese ammontano a circa 200 euro mensili, vi fate il conto delle difficoltà cui sto cercando di fare fronte. Inoltre la mia nuova postazione di lavoro è peggiore della precedente, semmai poteva essere possibile, e soffrendo di continue emicranie dopo numerosi accertamenti è saltato fuori che mi è venuta una bella sinusite ed ho dovuto già fare due cicli di aerosol con antibiotico. Ma non riesco ad ottenere che mi mettano in un posto più riparato. <br />
Ho provato ad accettare alcune disposizioni, ma non ne sono venuta comunque a capo; da me qualunque cosa si chieda di fare ad un dipendente lo si pretende oralmente... da un anno a questa parte mi sto opponendo al verba volant pretendendo lo scripta manent .. per esempio mi sono rifiutata di accettare un cambio turno comunicatomi a bocca .. purtroppo sono fra l'incudine ed il martello: se li assecondo fanno di me ciò che vogliono.. se li contrasto la mia posizione peggiora.. comunque faccia non ne esco bene.. uno stress...<br />
Mi sono anche resa conto che, con i miei colleghi, l'errore è mio che cerco ancora ostinatamente di far vedere le cose a chi non vuole vederle .. sono un pesce fuor d'acqua .. loro hanno il loro equilibrio e sono io che non riesco ad adeguarmi .. e mi illudo di poter fare adeguare loro al mio .. sono andati avanti per anni senza di me .. chi sono io per dire loro che sbagliano? .. io sono un'idealista, non c'è posto per me qui<br />
A voi il post dell’anno scorso....<br />
<br />
Credevo, in 4 anni, di aver costruito qualcosa; credevo di aver seminato se non bene almeno decentemente; non pensavo di trovarmi in un giardino di rose, ma nemmeno in un campo incolto ricoperto da gramigna.<br />
Credevo di aver dimostrato con le azioni concrete di essere fatta in un certo modo, sicuramente non perfetto, ma con sue qualità peculiari e speravo quindi di essere immune quantomeno da un certo tipo di critiche.<br />
Ho sbagliato tutto, non ho capito nulla.<br />
ERRORE – 1° avviso!<br />
Ho scoperto a mie spese che il mio aspetto fisico, non conforme agli standard aziendali, conta più del mio cervello e delle mie competenze.<br />
Ho scoperto che chiunque, anche se –suo malgrado- meno preparato, può sostituirmi anche a scapito dei risultati, perché l’unica cosa che conta è che si veste nel modo giusto.<br />
Lavoro come centralinista/segretaria/cassiera/colei che toglie le castagne dal fuoco altrui/ il Benjamin Malaussène in gonnella della situazione/ varie ed eventuali, nell’officina meccanica di una importante concessionaria di auto a Catania. Non ho un ufficio, staziono dietro una scrivania in una specie di gabbiotto ricavato fra il magazzino ricambi e l’accettazione e con-divido la suddetta scrivania, il telefono, il computer e le due stampanti con altre 3 persone; io la occupo, adesso che siamo in cassa integrazione, solo per 4 ore al giorno, prima erano 8 ma con lo stesso risultato: non ho cassetti personali, non ho privacy, non ho la porta, perché appunto non è un ufficio, non ho nemmeno un appendiabiti per i cappotti, ma in effetti non mi serve... in inverno non c’è il riscaldamento, è tutto aperto, non mi piove addosso, ma se tira vento e fa freddo non hai modo di ripararti e ti devi arrangiare coprendoti il più possibile, che poi è quello che faccio io (calcolate che nei pressi del gabbiotto c’è l’apertura per far entrare le auto e i fuori strada, che è grande abbastanza da farci passare quasi un carro attrezzi, se volesse). In estate, viceversa, si muore di caldo perché là dentro si trasforma in un fornetto dove si superano tranquillamente i 40°C.<br />
Da quando lavoro lì ho dovuto fare due cicli di punture di penicillina perché mi sono tornati i reumatismi al sangue che non avevo più avuto dagli 8 anni in poi, credo. Non posso prendere freddo, ordini del medico! Per cui da Ottobre a metà Marzo circa se vi capitasse di passare da quelle parti e voleste salutarmi, dovreste cercare una sorta di omino della Michelin marrone scuro, con cappello in tinta (sia mai che mischi i colori io) calato fin sopra le orecchie e sciarpona di lana sempre marrone (perché anche noi ‘sciatte’ abbiamo un certo stile) avvolta fin sotto il naso... nel mezzo ci sono un paio di occhiali da vista... non sarà difficile, i miei colleghi indossano la divisa con i colori della casa automobilistica che rappresentiamo e non c’è traccia di marrone; l’altra differenza è che loro sono tutti maschi mentre io no, ma per come sono conciata convengo con voi che non è facile da capire, perché oggettivamente non sono un bello spettacolo. Ma il freddo è freddo e la salute mi sembra motivo sufficiente per fregarmene dell’eleganza e pensare a salvarmi la pellaccia; tra l’altro non mi sembra molto intelligente andare vestita ‘carina’ per due giorni e poi stare a casa in malattia per altri dieci... e poi diamine mica lavoro in un centro estetico o in un grand hotel o in un atelier di alta moda... è un’officina meccanica!<br />
ERRORE – 2° avviso!<br />
Prima di entrare dentro l’officina si passa davanti gli uffici commerciali, riscaldati e con finto parquet, dove stazionano i venditori, giustamente in giacca e a volte cravatta, alcune gentili donzelle con vari ruoli, il direttore commerciale ed il presidente (siamo una S.p.A.). Non fatevi stordire dal canto delle sirene ;-) mi raccomando, so che non è facile considerato che le mie colleghe, tutte magre e con corpi perfetti (ahimè), sono spesso con gonne striminzite o con pantaloni che nulla lasciano all’immaginazione e con tacchi vertiginosi già alle 9 del mattino che come cavolo fanno a non morire lo sanno solo loro... ok ok, in parte è invidia, lo ammetto: io adoro i tacchi ma non li so portare, tra l’altro col piccolo difetto al piede che ho (vd. post I 7 vizi capitali di una mandorla amara) mi risulta doloroso stare troppo sull’avanpiede, specie considerato che –a differenza delle succitate- io dovrei sollevare e tenere in equilibrio ben 74 kg (un tempo suddivisi fra massa magra e grassa, ormai solo grassa)! Se riuscirete a superare i gorghi di Scilla e Cariddi arriverete all’officina e, vedendomi, penserete ‘io con questa ci ho pure parlato e mi rispondeva nella mia lingua, ero sicuro appartenesse alla razza umana’...<br />
Quando ho fatto il colloquio di lavoro non mi sono presentata stile vamp, ero normale, come vesto tutti i giorni o quasi.<br />
Non mi sono mai messa certi abiti, nemmeno da giovanissima, quando forse potevo permettermelo, perché non mi sono mai riconosciuta in quello stile, né mi sono mai sentita abbastanza sicura delle mie forme... da adulta ammetto che mi piacerebbe ogni tanto vestirmi ‘secsi’ magari per uscire con un uomo, trovandone uno ovvio, ma nella quotidianità amo la comodità, l’abbigliamento casual, magari -laddove è possibile- sportivo; adoro le mie tute e le mie scarpe da ginnastica... riesco ad essere più femminile solo quando fa caldo, perché metto vestiti e scarpette graziose, ma non ho minigonne nell’armadio né abiti da femminona: non sono mai stata né sarò mai femme fatale, al massimo, forse, potrei risultare, impegnandomi, agli occhi di qualche uomo molto miope o in lunga e prolungata crisi di astinenza da patata, persino sensuale, ma sexy mai, impossibile, non fa proprio parte del mio DNA... ho un cassetto pieno di autoreggenti e calze con reggicalze in pizzo che non ho mai messo, perché la sola idea di sembrare un prosciutto avvolto nello spago, pronto per la stagionatura mi fa passare qualunque velleità femminil/romantica/sensual/shic... Ammettiamolo: quando ti infili in un qualcosa di fasciante e ti accorgi che fuoriescono rotoli qua e là bisogna arrendersi all’evidenza... certo potrei un giorno incontrare un uomo col gusto dell’orrido e magari avere anche io il mio quarto d'ora di secsicità, ma dubito avverrà in questa vita, visto che l’età non è un gambero.<br />
In ogni caso, se anche fossi uguale uguale alla Valentina di Crepax (magari, sarei disposta a vendere l’anima al diavolo!) non mi vestirei in quel modo a lavoro, per principio; liberi di non credermi, ovviamente...<br />
In estate, dicevamo, riesco a sembrare di nuovo una femminuccia, ma capirete che con 40 e passa gradi che si creano nell’officina (siamo in Sicilia, non so se avete presente cosa siano giugno, luglio e agosto dalle mie parti) non è agevole sembrare fresche come appena uscite dal parrucchiere; di solito mi riduco con il vestito, in originale a tinta unita, a strisce in gradazione, dove le parti scure sono tali perché madide di sudore (che schifo, lo so); idem per il viso, gocciolo anche stando ferma e seduta col minimo sindacale del movimento dei muscoli involontari atti alla respirazione, azzerando anche i pensieri più reconditi per non sprecare energia ed emanare calore ulteriore, con conseguente sguardo spento, anche perché in quelle condizioni climatiche estreme i miei neuroni alzano bandiera bianca già dopo un’ora e cocci!<br />
Credevo che l’essere (quasi) sempre gentile col cliente, il cercare di andare incontro alle sue esigenze nel rispetto degli interessi dell’azienda (mediazione tutt’altro che facile, credetemi), il mostrare professionalità al di là delle condizioni di lavoro e degli stati d’animo interiori, il saper fare le cose per le quali sono pagata e, spesso, anche quelle che esulano dai miei pur variegati compiti, il contribuire –nel mio piccolo- a mandare avanti il lavoro nonostante la cassa integrazione e le paure per il futuro incerto che questa porta con sé, il sorriso e l’educazione del mio modo di pormi, nonostante la maleducazione e l’arroganza di parte della clientela e –a volte- non solo di essa, il tentativo di mediare le richieste più folli pur di lasciare contento il cliente, credevo che tutto questo ed altro ancora, fosse sufficiente per farmi apprezzare nonostante i miei inevitabili difetti...<br />
ERRORE – 3° ed ultimo avviso!<br />
GAME OVER!<br />
A partire dal primo aprile la proposta di uno dei miei superiori, che riconduce alla mia (cito testualmente) trasandatezza nel presentarmi al pubblico, buona parte dell’insoddisfazione dello stesso, e a questa insoddisfazione la causa prima dei mali dell’azienda, è quella di mettermi in un ufficio non aperto al pubblico a rispondere al telefono ed a fare solo le chiamate di follow up; in pratica un declassamento... con, immagino, ripercussioni sullo stipendio visto che passerei dal contratto metalmeccanico attuale a quello per il commercio notoriamente meno tutelato in cassa integrazione, sia a livello economico che di possibilità future di tenersi il lavoro...<br />
La barzelletta è che almeno sarei in un ufficio col riscaldamento in inverno, l’aria condizionata in estate, una scrivania tutta mia, l’appendiabiti e financo la porta a vetri! Dovrei essere felice... forse più in là... al momento sono amareggiata...<br />
Al mio posto metterebbero una collega (terrorizzata all’idea) che PER SUA STESSA AMMISSIONE non sa compilare un assegno, non sa calcolare il resto da dare al cliente, non sa usare il pos per il bancomat e in pratica si confonde ancora facendo semplicemente le prenotazioni nell’agenda perché confonde l’orario di accettazione dell’auto in officina con l’orario in cui la suddetta deve salire sul ponte (in pratica se il cliente chiede di poter lasciare la macchina alle 8 anche se il posto libero per eseguire il lavoro è alle 10 lei confonde questi due orari, sovrapponendo spesso gli appuntamenti uno sull’altro)... Non è colpa sua, faceva altro prima e nessuno ha avuto il tempo di mettersi accanto a lei e spiegarle con calma le cose... sta imparando da sola, ovviamente commettendo errori... Inoltre, contrariamente a quanto sostiene questo mio superiore, non è affatto vero che può imparare il mio lavoro in pochi giorni; io stessa dopo 4 anni ho ancora dubbi su alcuni passaggi e devo chiedere al collega che ha maggiore anzianità di servizio... in più aggiungete che davvero non c’è il tempo di mettersi da qualche parte tranquille per vedere insieme il da farsi... Ma lei si veste nel modo giusto, quindi può fare il mio lavoro che è a contatto col pubblico! Lei non vorrebbe cambiare con me, ma allora perché cappero alla riunione di due venerdì fa, alla domanda del superiore ‘tu hai freddo quando vai di là?’ scaturita dalle mie proteste sulla richiesta di vestirmi diversamente per essere meno ‘trasandata’ ha risposto ‘no’???<br />
Il lunedì passato, primo giorno in cui avrei dovuto iniziare a spiegarle i miei compiti che presto sarebbero diventati suoi, è venuta in minigonna jeans e tacchi alti, al solito...<br />
L’unica possibilità che ho è che lei riesca a convincere il grande capo a farla rimanere dov’è, di modo che, in conseguenza, anche io debba restare dove sono...<br />
Dulcis in fundo a questa situazione surreale è che tutti i miei colleghi continuano a ripetermi: e dai Maria, ma che ti costa adeguarti? In fondo mica ti ha chiesto nulla di che... e lei: ti sembra giusto che solo perché tu ti sei impuntata ci debba andare di mezzo io?<br />
La mia è una battaglia persa in partenza...<br />
Che tristezza!Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-54789823663969815812013-06-01T19:47:00.003+02:002013-06-01T19:47:31.361+02:00Piccole Donne e donne piccoleEccovi un altro post del mio vecchio blog...<br />
Stavolta non cancello il nick, perché parte della risposta è ad esso legata; del resto la signora in questione all'epoca ne aveva cinque, sei e li usava quasi contemporaneamente, nel senso che mi insultava con uno, io rispondevo e lei ribatteva con un altro nick e così via...<br />
Inoltre mi riempì la messaggeria di insulti con più di 150 messaggi bloccandomi la casella.<br />
Alla fine sono dovuta intervenire, per fermarla in qualche modo.... ed anche perché, lo ammetto, mi diverto da morire : )<br />
Purtroppo il blog del ‘ragazzo’ (UomoDellaPortaAccanto) dove tutto è iniziato è stato chiuso, quindi non ho modo di farvi leggere la sequenza completa, ma solo la parte scritta da me, perché l'avevo ricopiata<br />
A voi....<br />
<br />
Ho trovato il seguente commento (il primo di moltissimi altri) nella mia messaggeria privata (come sempre riporto senza nulla modificare del testo originale):<br />
<br />
Jo.March ti ha scritto:<br />
Inviato il 13/03/12 alle 21:07:49<br />
che pena mi fai il tuo commento arrogante nel blog del geniale... amico uomo della porta accanto.. solo due menti superficiali e cieche possono prendere in giro i miei messaggi peraltro privati!! senza nemmeno conoscere un solo verso o una sola frase del mio blog!!<br />
che pretendere nella palude fangosa da estranei??<br />
dopo avere avuto un blog troppo bello per un luogo come questo?? durato un anno??<br />
vergognati!<br />
Sei una stronza ed un'oca che sbava<br />
Jo<br />
<br />
La mia risposta:<br />
Inviato a: Jo.March<br />
Inviato il 13/03/12 alle 23:40:06<br />
io non so di quale commento tu stia parlando<br />
ho scritto molto poco sul blog di "uomo della porta accanto" e non credo di essere mai stata arrogante<br />
potresti specificarmi a quale commento ti riferisci?<br />
altra cosa: parli di due menti? mi hai preso per una schizoide? ho tanti difetti ma questo mi manca, spero... che dici maria ci manca questo? direi di si mandorla ah ok meno male...<br />
infine: come faccio a prendere in giro un messaggio se è privato?<br />
non so chi tu sia<br />
non so a cosa tu ti riferisca<br />
ma non amo essere insultata senza che prima mi venga chiesta quantomeno una spiegazione<br />
se vuoi chiarire in modo civile sono qui, altrimenti gira da un'altra parte.<br />
<br />
.......<br />
<br />
Poi improvvisamente mi è venuto in mente un post scritto da "Uno" su una tizia Jo qualcosa e sono andata a controllare...<br />
Anche qui parla di palude fangosa, paragonando se stessa ad un Ufo. È lei non v’è dubbio alcuno.<br />
Tutti quelli che seguivano quel blog lasciarono un commento ed io con loro. Vi riporto il commento che presumo abbia scatenato le ire della Padovana (non nel senso di gallina ma di donna di Padova, che avevate capito? Maligni!)<br />
<br />
mandorlamara1970 il 24/02/12 alle 17:11 via WEB<br />
ma se, come lei stessa scrive, è un ufo che pretendi che parli la tua lingua?? però vorrei capire una cosa: visto che io invece di seguito ne ho a valanghe vuol dire che sono inferiore? e, seconda domanda, qual è il riferimento? cioè superiore o inferiore rispetto a chi o cosa? no giusto per capire se gioire della mia inferiorità<br />
<br />
Ora vi chiedo la seguente: dov’è l’arroganza? Siamo alle solite: c’è l’ironia, il sarcasmo, insomma ci sono io che magari a volte mi comporto come un elefante in un negozio di pregiati cristalli... ma è lei a definirsi un ufo nel messaggio di insulti che ha inviato a Uno... è lei che si definisce superiore innalzandosi al di sopra di tutti noi ippopotami della palude fangosa e l’arrogante sarei io? E com’è che nel messaggio inviato a me Uno, che ha reso pubblici i suoi messaggi privati, mettendola alla berlina (come adesso io hehehe) diventa un genio ed io, me tapina, un’estranea con la mente superficiale e cieca che deve solo vergognarsi?<br />
Ma poi estranea rispetto a chi? Boh!<br />
Mi accusa di non aver letto il suo blog: benissimo sono andata sul profilo e sul blog e vi prego di fare altrettanto, ma procuratevi prima almeno un paio di fazzoletti, perché vi usciranno le lacrime senza che voi possiate alcunché...<br />
Riporto per i più pigri qualche stralcio:<br />
“Sono Jo March.. la scrittrice dii 2 blog! Avevo un raffinato blog qui anni fa ma ho dovuto chiuderlo per molestie e aggressioni inaudite!! sposati maiali! separati frustrati, disturbati di ogni genere,privi tutti di mente cuore e spirito! siete solo la feccia della società concentrata nelle chat!! e sedicenti maschi superiori blateranti giudizi e sentenze a caso!! La Palude fangosa!! non meritate nemmeno un saggio clinico di un'acuta scrittrice o di in attento psichiatra!!”<br />
<br />
e anche:<br />
“Tre cose che mi piacciono<br />
la sensibilità e la delicatezza negli altri!<br />
la luce del mattino, il silenzio del risveglio<br />
la dolcezza e humour rarissimi degli uomini!!<br />
Tre cose che odio<br />
l'arroganza universale maschile<br />
l'incoerenza e la follia dei pseudo normali!<br />
i parolai di chat!!!”<br />
<br />
Non è un capolavoro? Nel profilo ci sono anche le foto... controllate che i minori siano lontani dallo schermo che se no gli si blocca lo sviluppo.<br />
<br />
Cara Jo March di Padova, se io fossi un’erede della scrittrice Louisa May Alcott o se anche fossi solo una dei tanti milioni di donne che, in gioventù, ha letto ed amato il suo romanzo Piccole Donne, ti citerei per danni... “Il personaggio forse principale del libro”, personaggio cui tu indegnamente hai usurpato il nome, “è una giovane donna anticonformista di nome Josephine, che lotta per affermare se stessa, senza preoccuparsi del giudizio dei benpensanti del suo tempo e che non ha paura di mostrarsi forte e volitiva in un mondo ancora troppo maschilista che vuole la donna fragile, indifesa e perciò dipendente dall’uomo, angelo del focolare e priva di desideri ed aspirazioni proprie, che mai e poi mai può aspirare ad una sua affermazione al di fuori del nucleo familiare, una donna che deve essere prima figlia e poi moglie e a sua volta madre, ma che non può sognare di rendersi indipendente economicamente e culturalmente... lei, la vera Jo March, rifiuta (cosa impensabile per l’epoca) un matrimonio per andare a New York per inseguire il suo sogno: con la sua intelligenza vivace e con un pensiero già sorprendentemente autonomo nonostante i suoi 15 anni, vuole fare la scrittrice ed il talento lo ha eccome”, a differenza di te che hai seri problemi con la lingua italiana e forse anche con qualcos’altro...<br />
Nemmeno tu, a quanto pare, hai letto il mio blog, altrimenti ti saresti accorta che non sono affatto tenera con chi mi pesta i piedi: il mio commento era ironico e se tu fossi stata una persona intelligente lo avresti smontato usando la stessa arma, facendomi fare la figura della sciocca... non sei all’altezza, nonostante ti definisca ‘superiore’ ‘mente pensante e ironica’ e definisca gli altri ‘ipodotati’ e ‘invidiosi’ (e poi sono gli altri gli arroganti – a proposito ogni tanto un sinonimo no eh?)...ergo la chiudo qui perché non amo sparare sulla croce rossa!<br />
Solo un dubbio rimane da chiarire: ma le oche sbavano?Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-91375675983161760932013-05-28T23:25:00.000+02:002013-05-28T23:25:00.512+02:00La bravura del DiavoloHo letto la frase seguente su un commento al post di un amico:<br />
“La bravura del diavolo è di fare in modo che il mondo non creda che esista”<br />
Ogni volta che accendo la televisione o leggo un giornale, vengo ‘circondata’ quasi assediata da notizie terribili che testimoniano quanto sia BESTIA, nel senso di animalesca, la razza umana...<br />
Basta guardarsi intorno, fare un giro magari nelle periferie delle nostre città, per avere la netta sensazione che il Diavolo faccia di tutto per farsi notare, come una puttana vestita a festa ad un funerale.<br />
Mi sembra, invece, che sia molto più bravo Dio a giocare a nascondino e mi chiedo come mai non si sia accorto che l’umanità ha smesso di contare fino a 10...Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-37181974504294152592013-05-24T18:53:00.001+02:002013-05-24T18:53:48.206+02:00Il cliente ha sempre ragione_BisContinuano le esilaranti avventure della nostra simpaticissima (ho esagerato, vero?) segretaria nel Paese delle Meraviglie: l’Italia, distaccamento meridionale Sicilia!<br />
<br />
Buongiorno<br />
Buongiorno a lei signore; prego, mi dica<br />
Devo lasciare l’auto per fare il tagliando<br />
Bene signore, mi da le chiavi?<br />
Le chiavi? Pensavo ne aveste un paio universali!<br />
????????????????????<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Buongiorno mi è arrivato un sms che mi dice che la mia auto è pronta. Vorrei sapere se posso venire a ritirarla<br />
Certo signore, se è pronta la può ritirare; i nostri orari sono..<br />
Si li ho letti nel messaggio gli orari.. quindi è pronta?<br />
?????????????????????<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Buongiorno mi è arrivato l’sms che mi dice che la mia auto è pronta<br />
Si, signora, l’ho mandato io, mi dica.<br />
Io ho due auto, a quale si riferisce il messaggio?<br />
Le ha lasciate entrambe qui in officina?<br />
Certo che no signora, come potrei lasciare entrambe le auto e a lavoro come ci vado secondo lei? Lei fa delle domande stupide, lo sa? Ne ho lasciato una la WYXZ<br />
Ok perfetto allora è quella pronta signora!Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-33025212110270153832013-05-23T20:33:00.002+02:002013-05-23T20:33:57.563+02:00Nessun compleannoPost pubblicato il 13 Aprile 2012 nella vecchia piattaforma<br />
Avevo controllato la messaggeria, trovando diversi saluti ed auguri lasciati da chi mi seguiva, fatti con affetto, dimenticando, non per superficialità, la situazione particolare che stavo vivendo<br />
<br />
<br />
Per 41 anni tutte le mattine dei 13 Aprile della mia vita sono state caratterizzate dalla voce della mia mamma che, con una frase ‘nostra’, mi svegliava facendomi gli auguri di buon compleanno. Tutte le mattine, sempre la stessa frase. Ed io l’attendevo quella frase e quella voce, già dalla sera precedente: andavo a dormire sorridendo sapendo che l’indomani mi sarei svegliata nel modo più bello del mondo. E per me era festa già solo per questo; il resto della giornata era meno importante.<br />
Mi manca la sua voce, non riesco a ricordarla. Cantava sempre la mia mamma ed era intonatissima, aveva una voce meravigliosa, dolce e melodiosa, ma negli ultimi mesi della malattia aveva smesso di parlare e per quanto sforzi io faccia, non riesco a ‘risentire’ quella voce dentro di me, l’ho dimenticata.<br />
Niente auguri quest’anno, solo il suono odioso della mia sveglia e la consapevolezza di essere arrivata a 42 senza volerlo, perché a volte mi sembra che la mia vita si sia fermata in quel giorno insieme al suo cuore.<br />
Se non posso avere i suoi allora non voglio gli auguri di nessun altro.<br />
Non prendetevela, mi spiace per chi con entusiasmo ha già lasciato dei messaggi qui, non sapendo o non ricordando; ma io sto una merda e non ne voglio sapere di compleanni, pasque, natali e altro... Io non ho nulla da festeggiare quest’anno, proprio nulla.<br />
Da Gennaio ad oggi è stato come vivere in un’altra dimensione; ho avuto alti e bassi, ma era come galleggiare all’interno di una bolla. Adesso la bolla si è dissolta: puf! svanita silenziosamente, ed io mi sono trovata all’improvviso al freddo. Come se solo ora iniziassi a realizzare che lei non c’è più, che è morta, che non la vedrò mai più, né la sentirò più cantare o parlare o anche solo respirare, cosa che avevo imparato a farmi bastare negli ultimi tempi, pur di poterla ancora abbracciare ed annusare; perché io, anche da adulta, a volte mi attaccavo a lei e spiaccicavo il naso sulla sua pelle e sentivo il suo odore, che io chiamavo odore di mamma, un odore unico, che nessun altro aveva e che sin da piccola mi rasserenava...<br />
Scusate, ma non ce la faccio<br />
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Aggiornamento:<br />
A distanza di un anno, le cose sono andate meno peggio, anche se è stata comunque una giornata ‘fastidiosa’ con qualche piccolo momento carino.. Va bene così, dalle mie parti si dice alleggio e senza ammuttare (piano e senza spingere)Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-32244715882756764912013-04-25T19:36:00.000+02:002013-04-25T19:36:21.962+02:00Come stai, Maria ?Post del vecchio blog scritto e pubblicato il 28 Febbraio 2012<br />
Ma, in realtà, potrei averlo scritto oggi.<br />
A voi...<br />
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Vorrei lasciare il passato in un angolino del mio cuore, dove starebbe bene, e mi riscalderebbe; perché i ricordi sono le nostre radici e servono a permetterci di riconoscerci quando ci guardiamo allo specchio. Sono fondamentali perché rappresentano ciò che siamo grazie a ciò che siamo stati; ma hanno svolto il loro compito. Ora dovrebbero lasciare al presente la possibilità di costruire il futuro, voltandosi indietro quel tanto che basta per non commettere gli stessi errori o per ritrovarsi quando si smarrisce il sentiero, ma sempre con la volontà di riprendere il cammino guardando avanti.<br />
La lunga malattia di mamma, la sua sofferenza, la sua lotta nonostante tutto e la sua resa finale mi hanno svuotato l’anima. La sua morte ha congelato il mio sorriso... Ma una parte di me spinge per risorgere e lo manifesta scrivendo. Al momento è l’unica cosa che posso offrire a chi incrocia la mia strada.<br />
Ho difficoltà ad uscire di casa ed a trovarmi in mezzo agli altri. Vado a lavoro perché devo, e questa è –mi rendo conto- una grande fortuna. Ma mi pesano le parole inutili della gente. A volte ho paura di esplodere... Allora, in questi momenti, tiro un respiro, mi siedo da qualche parte, sola (di solito nel bagno, in ufficio è l’unico posto dove nessuno rompe) e mi concentro sull’istante in cui, aperta la porta di casa, sento le mie bimbe pelose guaire felici per il mio ritorno e corro subito ad aprire l’altra porta, quella del corridoio, per farmi investire dalla loro gioia.<br />
Io amo casa mia, ci sto bene ed il rientro, da qualunque posto io provenga, è sempre una sensazione fortissima che si rinnova prepotente ogni volta.<br />
Ultimamente mi viene spesso chiesto “come stai, Maria?” ed io non so cosa rispondere... la mia testa sta abbastanza bene ed abbastanza male a fasi alterne; l’anima attende silente; il corpo reagisce ma il mio cuore è in vacanza altrove (sono sempre stata un cesso in geografia, ergo se torna lui bene, altrimenti resta dov’è, perché io non vado di certo a cercarlo)...<br />
Sono convinta che nelle intenzioni di chi mi chiede come io mi senta ci sia per lo più affetto e desiderio di sentirmi dire sto meglio o meno peggio... solo che purtroppo è una domanda che mi mette in crisi... perché davvero non so cosa rispondere...<br />
Si, perché a fronte di due semplici parole "come" e "stai" per rispondere non bastano tutte le combinazioni possibili delle lettere dell'alfabeto... perché nessuna parola o espressione riesce a descrivere davvero l'insieme variegato di emozioni altalenanti e profonde che ho dentro il cuore...<br />
La verità è che non lo so come sto... sto e basta e, a volte, mi sembra già tanto!Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-29556636892081786322013-03-12T23:24:00.000+01:002013-03-12T23:24:05.797+01:00SavannahVecchio post<br />
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Febbraio 2012<br />
Stati Uniti. Savannah, una bambina di soli 9 anni ha mangiato di nascosto della cioccolata e poi ha detto una bugia... una bugia che qualunque bambino avrebbe detto davanti alla domanda diretta di un adulto arrabbiato; così è stata punita dalla nonna, 46 anni, e dalla matrigna, 27 anni, a correre per tre ore intorno alla loro casa. Ma lo sforzo è stato troppo grande per il suo piccolo cuoricino, che ha ceduto e Savannah è andata in coma. È rimasta attaccata ad una macchina che l’ha tenuta in vita per 72 ore, fino a quando il padre, richiamato d’urgenza dal Pakistan, dove lavora per conto del Governo degli Stati Uniti, ha deciso di staccare la spina. La nonna e la matrigna sono state arrestate con l’accusa di omicidio. Le autorità non hanno ancora deciso se chiedere la pena di morte.<br />
Questa storia tristissima e crudele pone molti interrogativi ed offre, suo malgrado, diversi spunti di riflessione. Leggendo la notizia, ho provato molteplici sentimenti in sequenza disordinata; l’unica cosa che avevano in comune era la violenza con cui colpivano il mio cuore e l’immagine di questa bambina che corre fino a morire intorno alla casa che doveva essere il suo rifugio, il luogo dove essere protetta dalle cattiverie del mondo esterno, credo che questa immagine faticherà a lasciare la mia mente.<br />
Eppure nonostante un dolore lacerante, amplificato sicuramente dal particolare periodo che sto attraversando dopo la morte della mia mamma, abbia fatto uscire un fiume di lacrime dai miei occhi già molto provati, nonostante questo io fatico ad accettare anche solo l’idea che uno Stato possa decidere di togliere la vita ad un essere umano. Non provo pena per quelle due ... non posso chiamarle donne, non ce la faccio... non provo pena per loro... rabbia e odio e voglia si di ucciderle con le mie stesse mani... ma io sono un essere umano e può anche essere normale che provi forte l’impulso della vendetta. Ma lo Stato deve essere super partes, lo Stato deve garantire la lucidità che manca al singolo, lo Stato deve essere migliore dei singoli uomini che lo compongono, lo Stato non può abbassarsi allo stesso livello di chi commette il reato, per quanto abietto... lo Stato non deve essere ‘umano’ e quindi nemmeno ‘dis-umano’...<br />
Non ho cambiato idea sulla pena di morte: è inutile, crudele, non etica, non legale, per quanto possa essere legittima in base alle leggi vigenti in un determinato territorio, non risolve niente, aggiunge orrore all’orrore... Perdonami Savannah... ma un omicidio autorizzato dallo Stato è pur sempre un omicidio e non riporterà in vita il tuo sorriso. <br />
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http://www.youtube.com/watch?v=P9KjS2QvQqkMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-59138937780031610802013-03-06T20:36:00.002+01:002013-03-06T20:36:19.959+01:00Otto MarzoSi avvicina l’8 Marzo e, come ogni anno, comincio a stilare mentalmente l’elenco di tutti gli amici cui poter chiedere asilo politico. Perché sono certa che ci saranno i soliti imbecilli che mi faranno gli auguri...<br />
Auguri per cosa? Non lo capirò mai!<br />
Io festeggio solo il compleanno, mio o degli altri; è l’unica data che ritengo degna di nota. Forse sono un po’ estremista, d’accordo. Infatti, conscia di ciò, accetto, senza fanculizzare i malcapitati, eventuali auguri di buon onomastico-natale-anno-pasqua ... abbiamo finito credo! Non solo: sorrido persino e, a volte - financo - ricambio! Sono un amore di ragazza.<br />
In realtà con il Natale ho uno strano quanto altalenante rapporto di amore odio ed è capitato che sia stata proprio io a fare gli auguri per prima, alla faccia della coerenza; ma casomai di questo parliamo un’altra volta, ché ci vuole un post apposito.<br />
Torniamo all’argomento di codesto post : )<br />
Non capisco cosa c’entri l’8 Marzo con gli auguri: tutti felici a regalar mimose, quasi sempre ‘raccolte’ violentando inermi alberi di passaggio... ma tanto gli alberi sono maschi quindi quel giorno si può far loro del male, l’importante è fare i galanti ipocriti con la femminuccia di turno...<br />
Si dice che nel 1908, a New York, in una fabbrica tessile, un centinaio di operaie iniziarono uno sciopero per protestare contro le disumane condizioni di lavoro, i salari troppo più bassi di quelli degli uomini ed il lavoro minorile; l’8 Marzo il proprietario della fabbrica decise di chiudere a chiave tutte le uscite dello stabilimento per impedire alle donne di uscire. Scoppiò un incendio, pare doloso: morirono tutte, bruciate vive... Se questa storia è vera che cappero c’è da festeggiare? Cosa fate il 2 Novembre per commemorare i vostri defunti, aprite una bottiglia di spumante? E allora perché le donne l’8 Marzo si vestono come normalmente non farebbero nemmeno nei loro incubi, si ubriacano, dicono parolacce, toccano il culo e altro allo spogliarellista di turno e si comportano come delle invasate che al confronto Regan (protagonista femminile de L’esorcista) sembra uscita da una puntata dei Teletabbies? Perché per sentirci libere dobbiamo aspettare un giorno specifico e scimmiottare gli uomini nei loro peggiori comportamenti?<br />
In realtà pare che l’incendio della fabbrica di New York sia solo una leggenda metropolitana, perché non si è riusciti a trovare nei giornali americani dell’epoca nessuna traccia dell’episodio e, di conseguenza, alcune studiose hanno messo in dubbio la veridicità del fatto, sostenendo che una tale tragedia difficilmente sarebbe stata ignorata dalla stampa. Vi invito a leggere, a tal proposito, il libro ‘8 marzo, una storia lunga un secolo’, di Tilde Capomazza e Marisa Ombra.<br />
Cosa cambia? Nulla! La storia passata e presente è piena zeppa di fatti che testimoniano la diversità di trattamento fra uomini e donne, dovuta ad una presunta superiorità maschile che ha fatto sì, nei secoli, che le donne avessero meno diritti in tutti i settori della vita, lavorativa e non...<br />
Vorrei ricordarvi alcune conquiste che le donne hanno ottenuto, lottando, solo nel ‘900 (Si avete capito bene: 1900 dopo Cristo! Significa che prima delle date riportate noi non potevamo fare determinate cose che agli uomini erano ‘naturalmente’ concesse e per ottenere il riconoscimento dei nostri diritti ci sono volute spesso delle leggi ad hoc!):<br />
1946 DIRITTO DI VOTO<br />
1960 PARITA’ SALARIALE (quantomeno sulla carta)<br />
1963 DIVIETO DI INSERIRE NEI CONTRATTI DELLE DONNE LE CLAUSOLE DI NUBILATO (cioè ti assumo se mi sottoscrivi che non intendi sposarti)<br />
1971 POSSIBILITà DI ASSENTARSI PER MATERNITA’, ORE DI ALLATTAMENTO E DIVIETO DI LICENZIAMENTO ENTRO IL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO<br />
1975 RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA E INTRODUZIONE DELLA PARITA’ TRA UOMINI E DONNE NELL’AMBITO FAMILIARE (la potestà sui figli, per esempio, spetta a entrambi i coniugi che hanno identici diritti e doveri e non più solo al padre)<br />
1996 C’E’ VOLUTA UNA LEGGE ANCHE PER STABILIRE CHE LA VIOLENZA SESSUALE NON E’ UN REATO CONTRO LA MORALE, MA CONTRO LA PERSONA<br />
Non ho elencato tutto... non serve, è solo per riflettere su ciò che significa essere donne in un mondo che rimane maschilista anche per colpa nostra, perché noi troppo spesso siamo le peggiori nemiche di noi stesse. <br />
Questo 8 Marzo, come sempre, lo passerò pensando alle donne, quelle vere, quelle che ti rendono orgogliosa di appartenere al loro stesso genus, per esempio a Clara Essner Zetkin, socialdemocratica, dirigente del movimento operaio tedesco, direttrice del giornale ‘Uguaglianza’ che nel 1910 organizzò con Rosa Luxemburg, teorica della rivoluzione marxista, fondatrice del partito socialista polacco e del partito comunista tedesco, la prima conferenza internazionale della donna per la rivendicazione dei nostri diritti; penserò a tutte quelle donne che ancora oggi questi diritti non ce li hanno e, in alcuni casi, non sanno nemmeno di poterli pretendere; penserò alle donne private della loro libertà di sposare chi vogliono, di vivere liberamente la loro sessualità, violentate nel corpo e nello spirito perché considerate oggetti di proprietà; penserò alle donne che vivono in Birmania, in Afghanistan, in Cina, nel mondo arabo, in Cecenia, in Africa e anche in Italia, donne uccise da mariti, padri, fratelli, gelosi e possessivi...<br />
Se diamo retta alla Bibbia, noi abbiamo morso la mela dell’albero della conoscenza almeno una decina di minuti prima di quel fesso di Adamo: ergo abbiamo questi dieci minuti di vantaggio, cerchiamo di non scordarcelo!Mandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1939663047301446088.post-69392194591808412942013-03-01T20:48:00.000+01:002013-03-01T20:54:59.787+01:00Il cliente ha sempre ragioneLavoro come segretaria/centralinista in una officina meccanica, annessa ad una concessionaria. In quasi 5 anni ne ho viste (di presenza) e sentite (per telefono) di tutti i colori, come chiunque faccia un lavoro a contatto col pubblico.<br />
Ogni tanto alcune conversazioni surreali mi spingono a prendere appunti veloci per poi, con calma a casa, scrivere quanto accaduto per riderci sopra; tutto quello che leggerete sarà la verità, solo la verità, niente altro che la verità, lo giuro !<br />
: )<br />
<br />
- dal vivo -<br />
Buongiorno<br />
Buongiorno a lei signora; prego, mi dica<br />
La macchina mi fa un rumore strano<br />
A caldo o a freddo?<br />
Freddo, ma al sole si sta meglio<br />
Mi perdoni, signora, non le ho chiesto se ha freddo o caldo lei, ma se il rumore lo sente quando il motore è ancora freddo oppure dopo un po’ che l’auto è in moto, quindi a motore caldo<br />
Ah! Ok ho capito<br />
...e quindi?...<br />
Non so faccia lei, per me è indifferente<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
È l’officina dove si riparano le auto?<br />
Si, come posso aiutarla?<br />
Passandomi un uomo<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Buongiorno, devo prenotare un tagliando<br />
Mi dà la targa, signora?<br />
E chi se la ricorda<br />
È già nostra cliente, signora?<br />
Si certo, sono venuta tante volte. Non si ricorda di me?<br />
Siamo al telefono, come potrei senza vederla?<br />
Dalla voce, no?<br />
Mi dà l’intestazione dell’auto?<br />
Si è intestata a mio marito XY<br />
Mi spiace, non trovo nessuna auto intestata a suo marito. Per caso l’auto è registrata a nome suo, signora?<br />
Certo che esce a nome mio, la guido io! Lei è una ragazza veramente strana, lo sa?<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza, posso aiutarla?<br />
Si vorrei prenotare un tagliando<br />
Mi dà la targa, signora?<br />
Si XX000XX<br />
Ok, vedo che deve fare ancora il primo tagliando<br />
Si, lo so è che ogni volta prenoto e poi piove<br />
(????) Le va bene giorno xy alle 10:00?<br />
Si a me va bene purché non piova, perché io non guido quando piove<br />
(??!!??) Signora, non so come aiutarla<br />
Lei mi deve prenotare in un giorno in cui sicuramente non piove<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria assistenza<br />
Devo cambiare la cinghia di distribuzione alla mia xyw<br />
Buongiorno signore, dica<br />
Si va be’ non mi faccia perdere tempo con i convenevoli. Quando posso venire?<br />
Signore le auto del modello come la sua non hanno la cinghia di distribuzione, ma la catena che non si cambia finché non fa rumore e comunque di solito non prima dei 150.000 km. Quanti km ha la sua vettura?<br />
43.000<br />
Allora forse il rumore che sente è della cinghia servizi, è come un cigolìo a freddo?<br />
Mi passi un uomo<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Scusi, ho sbagliato numero<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Di nuovo lei?<br />
Che numero fa signore?<br />
095xxyyww<br />
E’ il nostro numero signore, questa è l’officina meccanica della WXY ed io sono la segretaria, mi dica<br />
Ma lei è una donna!<br />
Per mia fortuna signore, posso aiutarla?<br />
A cambiare i pannolini di mio figlio sicuramente, ma le auto sono cose da uomini! <br />
<br />
- dal vivo -<br />
Buongiorno, prego si accomodi<br />
Devo ritirare l’auto<br />
Mi dà il foglio che le hanno rilasciato quando ha portato la vettura?<br />
L’ho dimenticato in macchina<br />
Mi dà la targa?<br />
Non la ricordo<br />
A chi è intestata l’auto?<br />
A me<br />
...e lei è?...<br />
Signora ma quante domande inutili fa lei... io voglio solo pagare e prendere la mia macchina<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Lo so chi sei, ti ho vista l’ultima volta che sono passato da voi<br />
Bene. Posso aiutarla?<br />
Magari!<br />
Mi dica<br />
Fate servizio a domicilio?<br />
Prego?<br />
La mia auto non parte<br />
Chiami il carro attrezzi e la faccia portare qui. Se è in garanzia non le costerà nulla<br />
Non puoi venirmi a prendere tu?<br />
...<br />
(ops è caduta la linea, chissà come mai)<br />
...<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Buongiorno a lei, signora. Mi chiamo XW e sono di Milano; verrò in vacanza in Sicilia questa estate, con la mia autovettura e vorrei prenotare per tempo il tagliando che scadrà proprio in quel di agosto. Siete un’officina WXY autorizzata, vero?<br />
Si, siamo l’unica concessionaria/officina ufficiale WXY a Catania e provincia<br />
Bene! Mi prenota per agosto, per favore<br />
Certo signore, mi dà la targa?<br />
Xy000ww<br />
Ok per che giorno vuole l’appuntamento?<br />
Qualsiasi giorno del mese di agosto<br />
Mattina o pomeriggio?<br />
Indifferente<br />
Bene. Martedì 7 agosto alle 9:30<br />
No signora, in quel dì sono ancora nella mia Milano e per quanto io sia una persona molto importante non sono ubiquo<br />
Capisco (???) Allora facciamo lunedì 13 alle 9:00<br />
Lavorate anche la settimana di Ferragosto?<br />
Si signore, noi chiudiamo solo i giorni rossi di calendario. Per il resto siamo aperti tutti i giorni, sabati compresi<br />
Complimenti signora, allora non è vero che voi meridionali siete tutti scansafatiche<br />
(@#@@#@#) Mi conferma la prenotazione signore?<br />
A dire il vero, squisita signora, non so ancora cosa farò quel giorno anche perché scendo giù per diletto. Spero invero di andare a mare tutte le mattine<br />
Allora facciamo di pomeriggio, signore. Le 16:30 vanno bene?<br />
Non sono in grado di stabilirlo con questa precisione. Sono una persona importante ma non sono veggente<br />
Bene signore, allora richiami quando sarà in grado di darmi un giorno ed un orario specifici, perché in caso contrario non sono in condizioni di aiutarla, mio malgrado<br />
Lei è davvero efficiente<br />
Grazie, è mai stato in Sardegna?<br />
No, perché?<br />
È bellissima, ha un mare splendido e le persone importanti vanno tutte lì<br />
Ci penserò per la mia prossima vacanza<br />
Bene, signore le auguro buone vacanze allora<br />
<br />
Driiiiin<br />
Buongiorno sono Maria, assistenza<br />
Buongiorno mi chiamo WY e mi è appena arrivato il vostro sms che mi dice che la mia auto è pronta e posso venire a ritirarla<br />
Si, gliel’ho mandato io, qual è il problema signore?<br />
Che mi ha scritto che devo venire entro le 17:30, ma io esco da lavoro dopo<br />
Non può mandare qualcun’ altro signore?<br />
No<br />
Posso aspettarla fino alle 18:00 signore<br />
Ma io esco alle 19:00 potrei essere lì traffico permettendo verso le 19:30<br />
Mi spiace signore, col nuovo orario chiudiamo alle 18:00 non possiamo aspettare di più<br />
Ed io come faccio?<br />
Può venire domani mattina, alle 8:00 siamo già aperti<br />
Lei è pazza, io ho bisogno della macchina stasera<br />
Mi spiace signore, non posso aiutarla<br />
Ecco perché siete in cassa integrazione, perché siete un pugno di fannulloni, non lo sa che il cliente ha sempre ragione?<br />
Non quando ha pretese assurde e ancor meno se diventa maleducato ed offende<br />
La maleducata è lei, mi adopererò per farla licenziare<br />
Prenda il numero all’entrata, signore. Spero che lei abbia molto tempo libero, però, perché la fila è lunga<br />
Lei è insopportabile<br />
Lo spero bene, signore, buona giornata<br />
ClickMandorla Amarahttp://www.blogger.com/profile/01749990304763299122noreply@blogger.com9